Daniel Alvarez: Sweet Devotion

Esperto pasticciere e cioccolatiere, negli ultimi anni Daniel Alvarez ha dedicato la propria creatività soprattutto alla valorizzazione del mondo dei lievitati e al settore del catering, con una speciale attenzione verso gli ingredienti naturali e la sostenibilità
Daniel Alvarez: Sweet Devotion

Nella storica cittadina spagnola di Elche, a 20 chilometri dalla vivace Alicante, la sua pasticceria Dalua è diventata famosa per la millefoglie, i croissant e i biscotti dal carattere mediterraneo, ricchi di agrumi, mandorle e olio d’oliva; ma la sua attività è poi cresciuta anche nel mondo del catering, con matrimoni ed eventi in location mozzafiato (a-dalua.com). Daniel Alvarez si è distinto nel mondo delle competizioni, conquistando il secondo posto al MMAPE in Spagna nel 1998, e ottenendo il titolo di campione d’Europa e d’America nel 2000. Nel 2005 e 2007 è nel team spagnolo al prestigioso concorso internazionale; sempre nel 2005 si posiziona al quarto posto nella classifica della Coppa del Mondo di Pasticceria. Ambasciatore Cacao Barry, membro Relais Desserts, consulente e docente internazionale, Daniel è anche autore di “Sweet Devotion”, pubblicazione in cui esplora la viennoiserie artigianale con un approccio contemporaneo e creativo.

D: Daniel, ci descrivi la tua filosofia?

R: Fin da piccolo vivo nel mondo della pasticceria: mio padre e mio nonno erano pasticcieri. Con il tempo, con me è cresciuta anche la passione per la materia prima e l’ispirazione per questo settore. Mi sono reso conto che, se a colazione mangiavo un buon cornetto, un panino al burro di buona qualità, un’ensaimada appena cucinata (dolce a forma di spirale, tipico dell’isola di Maiorca a base di farina di frumento, acqua, uova, zucchero, lievito e, in aggiunta, strutto di maiale), allora ero felice tutto il giorno; se non era buono, ero di malumore. Così, senza praticamente rendermene conto, mi sono impegnato per fare la differenza, per distinguermi: oggi la pasticceria per me è uno dei piaceri più grandi e rappresenta la mia priorità.

D:Quali sono i trend che cogli nella pasticceria?

R: La pasticceria è molto soggetta ai cambiamenti del modo di vivere della società: dopo la pandemia le persone cercano sempre più di socializzare, e questo significa passare tempo in ristoranti e locali alla moda, a discapito del consumo tradizionale in casa, nelle feste o nelle ricorrenze, con genitori o amici. Sono tempi di cambiamenti, non tanto nei sapori o nelle mode, ma piuttosto nelle abitudini di consumo, alle quali dovremo adattarci.

D:Quali sono i tuoi progetti professionali e personali per il futuro?

R: L’azienda oggi è suddivisa in sezioni: pasticceria e cioccolateria, mondo lievitati e ristorazione. Negli ultimi anni siamo cresciuti molto nel catering e vogliamo aprire un franchising in un’altra città. Inoltre, desidero tornare al mondo del gelato… È una questione in sospeso!

D:Quale ruolo ricopre per voi la comunicazione e il marketing?

R: Stiamo attraversando un processo di cambiamento: negli ultimi tempi ci siamo concentrati maggiormente sulla comunicazione interna, sul branding, e curiamo molto la nostra immagine con il packaging. Avevamo tralasciato lo sviluppo del marketing in rete, che stiamo sviluppando attualmente.

D:Parlaci di te e dei tuoi gusti

R: Quando fisso un obiettivo, non smetto di lottare finché non l’ho raggiunto. Raramente mi scoraggio, sono molto costante e di buon umore. Per contro, mi è difficile cambiare opinione, faccio fatica a fidarmi e ho paura dei cambiamenti. I miei sport preferiti sono quelli all’aria aperta e mi piacciono anche le auto e le moto. I miei dolci classici preferiti sono la sacher e la millefoglie con sfoglia caramellata e una leggera crema alla vaniglia. Il buon gelato mi fa impazzire, ma piango dall’emozione anche davanti a una squisita pavlova!

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