Alice Martini: la passione per la felicità degli altri

In un periodo personale difficile Alice Martini ha preso la decisione di provare a preparare un dolce e da lì la sua vita è cambiata per sempre. Tra TikTok e le colline di Monte Isola riscrive le regole della pasticceria 3.0
Alice Martini: la passione per la felicità degli altri

È una storia di coraggio, oltre che di passione, quella di Alice Martini, nickname Alice in Wonderpastry, star di Instagram e di TikTok dai tempi della pandemia. Il coraggio di non farsi fermare o definire da una malattia – l’anoressia nervosa – e anzi trasformarla in un’occasione per dare una direzione inaspettata alla propria vita. “È successo tutto quando avevo 13 anni, all’improvviso. Mi sono ammalata e ho attraversato un periodo buio ma altrettanto di punto in bianco un giorno ho deciso che volevo preparare la torta di compleanno per mia mamma, senza aver mai cucinato un dolce in vita mia”, ci racconta Martini.

Da quel momento ho iniziato a preparare dolci sempre più spesso, mi faceva stare bene. Piano piano negli anni la mia più che una semplice passione è diventata un’aspirazione per il mio futuro: volevo finire le superiori e frequentare un corso di pasticceria. All’inizio della terza superiore però ho avuto una brutta ricaduta nella malattia che mi ha portato a lasciare la scuola, non ce la facevo a continuare sia fisicamente, sia psicologicamente. Mentre ero a casa, ho deciso di frequentare un corso di pasticceria online, di fatto l’unica cosa che era possibile effettivamente fare, e questo mi ha dato la possibilità di fare uno stage in una pasticceria.

D: A quel punto hai capito che era davvero la tua strada?

R: Entrare in un vero laboratorio di pasticceria mi ha fatto capire che era quello che realmente volevo fare nella vita. Contro il parere di tutti ho continuato perla mia strada grazie anche a Patrick, il mio titolare al tempo, che con grande pazienza mi ha insegnato questo mestiere. Tra l’altro tutto questo è successo in un momento storico molto complesso: il Covid mi ha lasciato senza lavoro e sconvolto tutti i piani che ormai stavo progettando da due anni, ma quando tutto sembrava andare a rotoli ho cambiato radicalmente la mia vita, sono andata via di casa per la mia prima stagione estiva e poi alla seconda chiusura ho iniziato per caso a fare video, prima per gioco finché è diventato quasi un secondo lavoro.

D: C’è una ricetta che ti rappresenta in modo particolare?

R: Non ho una vera e propria ricetta che mi rappresenta, lavorando in hotel (Castello Oldofredi a Monte Isola, in provincia di Brescia, ndr) ho la possibilità di cambiare spesso e non preparo quasi mai un dolce uguale a un altro. Anzi, cambiare sempre qualcosa nelle ricette mi aiuta a non annoiarmi. Da preparare, tra dolce e salato sicuramente scelgo il dolce (so fare solo dolci, sulla cucina salata sono una frana, non so nemmeno da dove iniziare), da mangiare, invece, ora come ora il salato, visto che a forza di preparare dolci tutti i giorni mi passa un po’ la voglia di mangiarli. Assaggio sempre ogni cosa che preparo per capire com’è venuta, se mi soddisfa o se c’è qualcosa da migliorare.

D: Come definiresti il tuo stile? Sapresti spiegare come hai fatto a diventare virale con i tuoi contenuti?

R: Direi che il mio stile dipende dal mood della giornata. Io mi definisco una content creator, non sono esattamente una foodblogger perché non porto ricette ogni settimana, piuttosto creo contenuti mostrando il mio lavoro di tutti i giorni. Non so nemmeno io cosa rende la mia formula vincente, e mi viene difficile spiegarmi come i miei primi video siano diventati virali visto che, posso dirlo, erano molto bruttini. Penso di piacere io come persona e dal quel che mi dicono i miei follower la mia voce è rilassante.

D: Dove ti immagini tra 10 anni? Hai un sogno nel cassetto?

R: Mi piacerebbe fare tante cose, sicuramente avere un laboratorio con il mio nome in cui poter avere la libertà di creare sempre cose nuove e riuscire a rendere le giornate speciali dei miei clienti ancora più speciali. E poi mi piacerebbe insegnare e magari fare qualche programma in TV (anche se dovrei superare la mia ansia nel parlare in pubblico davanti a tante persone).

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