Marco Antoniazzi: verso una nuova pasticceria

Marco Antoniazzi ha affrontato l’anno appena trascorso cercando di stare al passo con gli effetti della pandemia e ripensando i modelli di business per adattarli alla situazione
Marco Antoniazzi: verso una nuova pasticceria

Marco Antoniazzi, figlio d’arte e Maestro AMPI, porta avanti la tradizione di famiglia iniziata dal padre, ampliando e innovando la pasticceria di Bagnolo San Vito, vicino a Mantova. Un’attività ben avviata e conosciuta nel territorio e non solo, che ha permesso ad Antoniazzi di affrontare, e in certi casi superare, le difficoltà del 2020, cambiando l’approccio alla pasticceria e alla sua gestione.

PRIMA DEL LOCKDOWN

La mia pasticceria è stata sviluppata a 360 gradi. Abbiamo una linea dove si possono trovare i prodotti iconici, dal cioccolato al mignon, fino alle torte, al lievitato fresco, tutti curati e sviluppati nel corso degli anni per incontrare il gusto del cliente. In zona abbiamo creato una solida base di clientela storica, per la quale abbiamo seguito gli eventi più importanti, dal battesimo al compleanno, fino al matrimonio, perché è abituata a festeggiare le ricorrenze importanti con un nostro dolce. Nella maggior parte dei casi lavoriamo su richiesta e su torte pensate e volute dal committente. Negli altri punti vendita, a Mantova città, a Bologna e a Milano parliamo di una vendita di impulso o di somministrazione sul posto.

DURANTE IL LOCKDOWN

Fin da subito siamo riusciti a reagire prontamente. Tempo 5-6 giorni eravamo attivi con delivery e i servizi di consegna. Il personale prima dedicato agli eventi è stato girato tutto in pasticceria e abbiamo avuto un ottimo riscontro. A Pasqua siamo riusciti a vendere tutti i prodotti preparati grazie a un grande lavoro del personale e offrendo anche un menu salato per l’asporto. Da allora abbiamo approntato un raggio d’azione che comprende Bologna, Verona, Mantova. Abbiamo usato giornali, tv, video per promozione: prima lo facevamo solo a Natale e in occasioni speciali.

DOPO IL LOCKDOWN

Appena è stato possibile riaprire, abbiamo lavorato sull’adeguamento secondo le norme, anche se non è stato facile. Abbiamo assunto del personale di sicurezza nei negozi per contingentare le entrate, soprattutto nella settimana di Natale. A settembre 2020 abbiamo lanciato anche la piattaforma e-commerce del fresco e si è verificato un volume di ordinazioni incredibile per Natale. Siamo riusciti a fatturare più dell’anno scorso, anche se è mancata tutta la parte dedicata agli eventi. Le presenze fisiche in pasticceria sono però calate: al di là dei vari lockdown e coprifuoco, la gente preferisce restare a casa. Nel 2021 abbiamo preparato San Valentino un mese prima e abbiamo iniziato a veicolarlo sulle piattaforme. La logica di promozione e produzione è ormai cambiata.

IL SECONDO LOCKDOWN: DIVERSO DAL PRIMO?

C’è stata la reintroduzione dell’asporto, la convivenza con i divieti in continuo cambiamento e per noi il completo adattamento al mondo digitale. Il customer care, ad esempio, richiede una risposta al problema diversa rispetto a prima. Bisogna essere altamente performanti nelle informazioni messe a disposizione del cliente, anticipando all’occorrenza le richieste. In negozio le situazioni si aggiustavano verbalmente, ora quello che si espone deve essere quello che si fa, comunicando efficacemente le promozioni, le iniziative, i prodotti.

PREVISIONI SUL FUTURO

Penso che i servizi sviluppati in questi mesi continueranno a venire richiesti e che le persone continueranno a volere quello che si sono abituate a ricevere. Noi di sicuro abbiamo portato a casa degli insegnamenti importanti. Lato cliente, mai smettere di comunicare le iniziative e di ricordargli che ci sei. Lato pasticceria, cercare sempre di creare le condizioni per far lavorare il personale e non lasciare i magazzini pieni. Parole d’ordine: professionalità e informazione di tutti, utilizzando i mezzi che la tecnologia mette a disposizione per essere in grado di capire e soddisfare le nuove esigenze dei clienti e per risultare più versatili possibile. Nel 2021 ci focalizzeremo sui progetti strutturali che avevamo lasciato in sospeso. Dai nuovi laboratori a nuovi capannoni che stavamo costruendo. Poi un grande investimento nell’informatizzazione. L’aspetto più importante rimane l’unione delle persone che lavorano insieme per raggiungere lo stesso obiettivo.

© Riproduzione riservata