I crostoli dei fratelli Trentin

I crostoli dei fratelli Trentin

«I crostoli sono un tipico dolce carnevalesco prodotto in veneto da migliaia di anni. Il nome “Crostoli”, infatti, deriva dal latino, Crustula, e venivano mangiati a Venezia già all’epoca degli antichi romani nelle feste di primavera. Erano come delle lasagne (con la stessa forma in effetti) con l’unica differenza che, per le lasagne, la pasta veniva insaporita con il sale mentre per i crustula si usava il miele, entrambi poi erano cotti nell’olio bollente. In Veneto esistono per questo dolce di carnevale anche un’altra terminologia, galani. La differenza, in via ufficiale, sarebbe che i crostoli hanno una forma semplicissima ovvero pezzetti di pasta stesa a forma più o meno rettangolare al massimo con i bordi un po’ ondulati. Mentre i galani sarebbero “annodati”: si prende una strisciolina di pasta lunga e stretta e si fa un nodo morbido come un nastro (in veneto per l’appunto, galan). Abbiamo usato il condizionale, perché in realtà al giorno d’oggi i due nomi sono abbastanza confusi, e utilizzati indifferentemente per entrambi i tipi di dolce, sia quelli anno­dati sia quelli stesi, e molti ormai non conoscono più la differenza tra i due. La nostra ricetta arriva dalla tradizione, avuta in eredità dall’attività dei nostri genitori, che avevano un ristorante più di 30 anni fa, ma a cui a loro volta era stata tramandata in quanto, in questa terra di contadini, i nostri nonni avevano l’abitudine di farsi sempre tutto in casa. Con il passare del tempo molte cose sono cambiate, per questo abbiamo dovuto seguire anche le esigenze nutrizionali e le nostre conoscenze in merito alle proprietà organolettiche degli ingredienti».
Ingredienti
2500 g › Farina per fritti
250 g › Burro
400 g › Zucchero a velo
240 g › Tuorli d’uovo
300 g › Latte
200 g › Grappa
40 g › Sale
1 n › Buccia di limone grattata (solo la parte gialla)
 
Procedimento
Mettere in planetaria il burro, lo zucchero, i tuorli d’uovo e la grappa, sbattere bene finché l’impasto non risulti ben amalgamato, quindi aggiungere la farina, il latte e il sale e terminare l’impasto. Deve risultare liscio e asciutto. Lasciare riposare per un paio d’ore in un conservatore positivo, quindi tirate con la sfogliatrice e friggete a 180°C. Fate asciugare bene e poi spolverate con lo zucchero a velo.

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