Le creme dolci spalmabili rappresentano un segmento di mercato in continua crescita, con un valore globale che ha raggiunto i 62 miliardi di dollari nel 2023.
La continua diversificazione dell’offerta e l’aumento della domanda spingono i produttori dolciari a cercare soluzioni sempre più efficienti e innovative per mantenere alta la qualità dei loro prodotti, rispondendo al contempo alle esigenze di un mercato in continua evoluzione.
La produzione convenzionale delle creme spalmabili
La produzione industriale di creme dolci spalmabili coinvolge fasi come macinazione, miscelazione, raffinazione e omogeneizzazione. Vengono utilizzate tecnologie tradizionali come Raffinatrici e Mulini a sfere, i quali richiedono investimenti significativi, ampi ingombri in stabilimento e tempi di produzione di circa 1 ora e mezza.
La scelta della tecnologia appropriata è determinante per garantire la qualità del prodotto e allo stesso tempo ottimizzare i processi produttivi.
I Raffinatori-Miscelatori Seydelmann: Efficienza e Qualità
I Raffinatori-Miscelatori Seydelmann rappresentano una soluzione all’avanguardia per la produzione di creme dolci spalmabili. Questi macchinari sono disponibili con capacità di 60-120 lt per produzioni artigianali e fino a 1000 lt per quelle industriali.
Questa moderna tecnologia combina le fasi di raffinazione e miscelazione in un unico processo, riducendo significativamente i tempi di produzione delle creme da circa 1 ora e mezza a circa 20 minuti, e garantendo la qualità finale delle materie prime lavorate.
Caratteristiche e Vantaggi:
- Efficienza: La combinazione di raffinazione e miscelazione sottovuoto, anche ad alta velocità e con temperatura controllata, riduce i tempi di produzione e l’ingombro nell’area produttiva rispetto alla produzione convenzionale.
- Uniformità: La tecnologia Seydelmann garantisce una lavorazione omogenea degli ingredienti, migliorando la consistenza e il sapore delle creme.
- Versatilità: Questi macchinari permettono di ottenere diversi prodotti dolciari semilavorati o finiti (creme, paste liquide, conserve, marzapane…), oltre che rilavorare prodotti spezzati, come nel caso di wafer o biscotti, al fine di ottenere un nuovo prodotto riutilizzabile.
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