Il viaggio con Petra Molino Quaglia verso una nuova era della panificazione continua con il quinto appuntamento della rubrica mensile, fatta di passione, farina e lievito: per un viaggio con le future generazioni di bakers.
Dalla passione di Irene per gli sport all’aria aperta: dal trekking all’arrampicata, fino ai lunghi viaggi in bici, ogni sua avventura ha bisogno di un alleato gustoso e nutriente. Uno spuntino che dia forza, ma anche piacere. Da qui l’idea di una nuova ricetta da gustare “on the go” nel bel mezzo di un sentiero. Qualcosa di ricco, goloso e completo realizzato con l’utilizzo delle farine Petra.
Il diario di Petra: un viaggio verso la bakery del futuro
Il profumo del bosco, i torrenti ghiacciati, la roccia ruvida
e fredda, il silenzio solido che si trova solo in vetta:
è qui che ritrovo la pace. Ogni volta che la fatica si fa sentire, quando i muscoli cedono e il fiato manca, è proprio in questi luoghi che trovo nuova energia, per corpo e anima.
Dal trekking all’arrampicata, fino ai lunghi viaggi in bici,
ogni mia avventura ha bisogno di un alleato gustoso e nutriente.
Uno spuntino che dia forza, ma anche piacere.
Così mi sono chiesta: di cosa avrei voglia nel bel mezzo
di un sentiero, con ancora una lunga salita davanti?
La risposta è arrivata subito: scones. Ma non i soliti.
Volevo qualcosa di ricco, goloso e completo.
E le farine Petra sono venute in mio soccorso, aiutandomi a creare versioni ideali per chi, come me, ama spingersi oltre.
Con Petra 0103 HP – una farina di tipo 00 arricchita con riso e orzo germogliati – ho ottenuto una base perfetta per abbinamenti intensi, come caffè e cioccolato fondente: sapori tostati, pieni, ideali per i momenti in cui serve una carica in più.
L’unione tra Petra 9, macinata a pietra, e Petra 0107 HP,
con grano saraceno e grit di lenticchie rosse, mi ha invece regalato una combinazione equilibrata in fibre e proteine: perfetta per uno snack completo, energetico e appagante.
Perché ogni vetta, si sa, è ancora più bella
se conquistata con gusto.
Ci leggiamo presto, Irene.