Alice Balossi, “Il mio dolce suona il rock(abilly)”

Un look immediatamente riconoscibile, che parla d’altri tempi come i suoi dolci: spensierati, genuini e... pigri
Alice Balossi, “Il mio dolce suona il rock(abilly)”

L’infanzia nel quartiere di Porta Venezia a Milano, i primi passi nel mondo del lavoro nella società di assicurazioni di famiglia, poi la noia e la voglia di cominciare a fare dolci, “che nessuno in casa sapeva preparare”. Alice Balossi ha iniziato così, circa dieci anni fa e da allora non si è più fermata. In mezzo ci sono stati lo studio da autodidatta, poi la formazione da CAST e soprattutto la partecipazione a Bake Off Italia. Pur non avendo vinto, grazie alla sua immagine vintage e rockabilly Alice si è fatta subito notare. I social hanno fatto il resto e da novembre scorso, in un ideale cerchio che si chiude, è tornata nella zona in cui è cresciuta con La Baloss, la sua prima pasticceria. La incontriamo qui: dietro il bancone il neo-marito musicista che la affianca in questa avventura e fa da giudice delle nuove creazioni in menu. “Ma non è molto attendibile. Per lui è sempre tutto buono, buonissimo, eccezionale!”.

D: Partiamo dall’esperienza in tv a Bake Off. Come la ricordi?

R: Splendida, ma allo stesso tempo totalizzante. Ho cercato di trarre il meglio da questa occasione di grande visibilità, per definire un mio posizionamento e iniziare a costruire un dialogo con le persone che avevano iniziato a seguirmi e apprezzarmi.

D: Che ruolo hanno avuto i social nella costruzione della tua carriera?

R: Sono stati essenziali. Ho iniziato a scrivere un blog su cui pubblicavo le mie ricette, anche in video, riprendendo in qualche caso anche quelle che avevo realizzato per Bake Off. Questo mi ha aperto la strada a consulenze, collaborazioni con aziende, occasioni che non avrei mai potuto immaginare.

D: Su quale delle diverse piattaforme digitali lavori meglio oggi?

R: Sicuramente su Instagram, dove ho iniziato a pubblicare contenuti più di 10 anni fa. Qui ho un seguito affezionato e un dialogo ben avviato con il mio pubblico, prevalentemente femminile. Non ho mai pensato di avvicinarmi ad altre piattaforme, come Tik Tok, perché penso richiedano un linguaggio e contenuti dedicati, non un semplice copia e incolla.

D: E La Baloss? Perché è un luogo che parla di te?

R: Perché è esattamente come la immaginavo. Antica nel mood, super contemporanea nell’assortimento e nella proposta: serve dalla colazione all’aperitivo in un ambiente tranquillo e accogliente, di quartiere. Ho visto decine di location e poi ho scelto questa senza esitazioni: questo mi ha dato la forza di non arrendermi anche di fronte alle difficoltà che comporta aprire un locale in un momento storico come questo.

Un dettaglio degli interni de La Balossa, il locale di Alice Balossi

D: C’è un dolce che ti rappresenta più di altri?

R: Il dolce che mi rappresenta di più è la mia torta al cacao e lamponi, il mio frutto preferito, di cui trovate qui la ricetta. È vegana, molto semplice e leggera, ma di grande effetto trasmettere l’idea dei dolci fatti come un tempo, coniugando alla sana artigianalità e alla ricerca di ingredienti italiani un pizzico di glam. Ma su tutto, conta che le mie creazioni vengano percepite come semplici da realizzare e molto buone! Mi piacciono i dolci legati a un immaginario d’altri tempi: spensierati, genuini e… pigri.

D: Hai anche pubblicato un libro che si intitola “Dolci per pigri”. Ce ne parli?

R: Era inevitabile. Non ne potevo più dei dolci super sofisticati, realizzati in due ore di preparazione. Chi, realisticamente, può permetterselo oggi? Nel libro sono raccolte ricette che richiedono al massimo 15 minuti di procedimento e tanti consigli, dagli strumenti essenziali agli ingredienti che non devono mancare in dispensa, per arrivare a un risultato più che soddisfacente.

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Scopri la torta cacao e lamponi di Alice Balossi↓

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