Alluvione in Romagna, l’aiuto dal food&beverage

Tante iniziative messe in atto da aziende e associazioni. Tra queste: le donazioni di Lavazza, Doppio Malto, gli incassi di eventi come Aperitivo Festival e Piacere Sottozona, la Podium Jeroboam messa all'asta da Ferrari Trento, la raccolta fondi di AMPI e di Conpait, il piatto della solidarietà degli chef toscani
Alluvione in Romagna, l’aiuto dal food&beverage

Dopo le piogge eccezionali che hanno causato il disastro in Romagna (con importanti danni anche nei territori confinanti, dalle Marche all’Emilia fino alla Toscana), c’è una pioggia benefica, quella degli aiuti alla popolazione e alle imprese colpite, di cui è bello parlare. È in atto una vera e propria gara di solidarietà da parte di tantissimi italiani, dai volontari (gli “angeli del fango”) a coloro che si impegnano anche senza la vanga per spalare i detriti, ma mettendo in atto azioni concrete che permetteranno all’economia romagnola di ripartire una volta fatta la conta precisa dei danni dell’alluvione.

Il sostegno delle aziende

Gli esempi sono davvero tanti. Gruppo Lavazza ha erogato, tramite la Fondazione Giuseppe e Pericle Lavazza Onlus, una donazione di 500.000 euro per supportare la comunità. “La donazione mira a fornire assistenza immediata alle persone coinvolte e a contribuire alla ricostruzione delle aree danneggiate”, ha scritto la società torinese del caffè, precisando che parte della cifra verrà devoluta a “Specchio dei Tempi” e alle sue attività dirette al recupero funzionale di quanto danneggiato, alle esigenze delle famiglie e alla ripresa delle piccole attività dei singoli comuni. Inoltre, come di consueto in queste situazioni emergenziali, Lavazza ha messo in atto misure per consentire ai dipendenti di donare una somma, che verrà poi raddoppiata dall’azienda al fine di fornire ulteriore sostegno alle iniziative di soccorso e ricostruzione. 

Doppio Malto, catena di ristorazione, ha lanciato un doppio segnale, dapprima inaugurando il nuovo locale all’autodromo di Imola, laddove si sarebbe dovuto disputare il Gran Premio di Formula Uno poi cancellato proprio a causa dell’alluvione, e poi devolvendo l’intero incasso della prima giornata di apertura al sostegno concreto alle famiglie e alle realtà più colpite dall’emergenza alluvionale tramite il conto corrente dedicato del Comune di Imola. Alessandro Bertusi e Massimo Benati, titolari del locale di Imola hanno commentato così: “Il modo migliore di ricominciare, per noi che ogni giorno ci impegniamo a regalare ai nostri clienti piccoli momenti di felicità, è sostenere il Comune di Imola. È solo un segno di vicinanza, di partecipazione e solidarietà. Ma un segno che sentiamo indispensabile”. E a proposito di Formula Uno, Ferrari Trento ha deciso di mettere all’asta sulla piattaforma F1 Authentics la bottiglia Ferrari F1 Podium Jeroboam che era pronta per il podio di Imola, firmata da tutti i piloti: i proventi saranno devoluti all’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia Romagna. Anche una parte del ricavato dai proventi dell’evento Aperitivo Festival, che si è tenuto da venerdì a domenica a Milano, sarà devoluta a sostegno della Protezione Civile dell’Emilia Romagna, impegnata ad arginare l’emergenza sanitaria che ha colpito negli ultimi giorni la regione. “Nel nostro piccolo, abbiamo cercato di fare qualcosa di importante perché la Romagna è nel cuore di tutti noi”, ha commentato Federico Gordini, presidente di Mww Group, organizzatore dell’evento.

Pasticcerie schierate con i colleghi

Tra le attività colpite compaiono ristoranti, pizzerie, pasticcerie, bar. Fipe-Confcommercio si è impegnata attivando fin da subito una rete di solidarietà tra associati e Fipe territoriali per sostenere le attività di pubblico esercizio, gli imprenditori e i lavoratori che affrontano enormi criticità. “Migliaia di aziende hanno subito danni attualmente non quantificabili; tutti questi imprenditori devono sentire che non sono soli: Fipe-Confcommercio c’è”, ha dichiarato Matteo Musacci, vicepresidente nazionale di Fipe-Confcommercio e presidente di Fipe-Confcommercio dell’Emilia Romagna. Tra le pasticcerie si segnalano i casi di Sebastiano Caridi, maestro pasticciere presente anche a Bologna, e V&S Cioccolato, entrambe faentine ed entrambe sommerse dall’esondazione del fiume Lamone. Per aiutare queste e altre realtà, l’AMPI, Accademia Maestri Pasticceri Italiani ha aperto una raccolta fondi per aiutare tutte quelle realtà di pasticcierie che ora si trovano in difficoltà in queste zone. Allo stesso modo anche Conpait-Confederazione Pasticceri Italiani ha organizzato una raccolta fondi tra gli associati e gli sponsor per dare supporto ai colleghi emiliani e romagnoli che hanno subito danni.

Dal mondo del vino, invece, segnaliamo la donazione da parte dell’evento Piacere Sottozona, organizzato a quattro mani da Ais Emilia e Ais Romagna e in programma martedì 30 maggio all’Hotel Best Western Plus Tower di Bologna, a favore della Protezione Civile; peraltro ai banchi d’assaggio ci saranno i Sangiovese top di Romagna, vini di collina con identificativo geografico della specifica ‘Sottozona’, vertice della piramide della qualità. E una parte dei proventi delle due Giornate di Cantine Aperte 2023 sarà devoluta al sostegno delle aziende colpite dall’alluvione dei giorni scorsi, tramite l’Associazione Movimento Turismo del Vino Emilia-Romagna presieduta da Antonella Breschi Perdisa. Glovo intanto ha lanciato un’iniziativa a sostegno delle Pmi e dei corrieri colpiti dall’emergenza in Emilia Romagna: le prime potranno accedere al Crisis Relief Support di Glovo per richiedere un sostegno economico; i corrieri riceveranno un contributo dedicato. La solidarietà degli chef non manca, come dimostra l’aiuto messo in atto da oltre cinquanta ristoranti della Toscana a favore di famiglie e imprese colpite dall’alluvione, chiamati a raccolta dalla testata di informazione gastronomica “Il Forchettiere” con l’iniziativa denominata “Il cuore oltre l’Appennino”; per un mese, ogni locale selezionerà un piatto il cui ricavato andrà in parte devoluto alla Protezione civile a sostegno delle famiglie colpite. “Non è la prima volta che gli chef toscani dimostrano di essere una categoria molto sensibile ai temi della solidarietà – sottolinea Marco Gemelli, direttore del Forchettieree i feedback che abbiamo ottenuto nel giro di poche ore testimoniano che anche stavolta il mondo della ristorazione ha risposto positivamente al nostro appello”.

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