10 dolci di Carnevale dal nord al sud dell’Italia

Frappe? Chiacchiere? Cenci? Bugie? Castagnole? Comunque vogliate chiamarli, questi sono i dolci di Carnevale in assoluto più famosi. E c’è una caratteristica che li accomuna, quella di essere tutti fritti, realizzati di solito con ingredienti semplici, ma di estrema golosità

Oltre ai dolci più famosi, la grande ricchezza del Carnevale è proprio quella di offrire ricette diverse a seconda della zona in cui ci si trova (come anticipato, a variare potrebbe essere anche solo il nome, o un piccolo ingrediente). Pasticceria che vai, dolce di Carnevale che trovi, abbiamo riunito qui alcune delle ricette di questo periodo che si possono trovare da nord a sud Italia.

Frittelle lunghe – Sardegna

Conosciute con diversi nomi in Sardegna, tra cui frittelle lunghe, frittelle a spirale, ma anche frisciolas, bryniols e frisjoli, sono dei dolci fritti che prendono la forma di una spirale. L’impasto viene preparato e poi versato nell’olio bollente tramite uno strumento a imbuto, con un movimento concentrico. Spesso vengono aromatizzate all’anice o con liquore all’anice.

Cicerchiata – Abruzzo

Il nome potrebbe ricordare quello di un legume (la cicerchia) ma stiamo comunque parlando di un dolce, abbastanza riconoscibile. Si tratta della cicerchiata, realizzata in Abruzzo nel periodo di Carnevale e molto semplice da preparare, necessita tuttavia di un po’ di pazienza. L’impasto con farina, burro, uova e zucchero, viene steso e tagliato a piccoli pezzettini, che poi vengono trasformati in microscopiche palline da tuffare in olio, dove diventeranno molto croccanti. Una volta cotte, vengono immerse nel miele, fatte a palline, a corona o “a torta”. Talvolta vengono ricoperte di zuccherini.

Fritòle – Veneto

Forse sarebbe meglio scrivere “Venezia” invece che Veneto, visto che le fritòle spesso vengono dette “veneziane”. Poco importa, perché questi dolcini, rigorosamente fritti, si possono trovare durante il Carnevale in tutto il Veneto, non solo a Venezia, come anche nelle regioni limitrofe. Qualche locale veneziano le prepara anche fuori stagione, diffidate se siete in viaggio. Le fritòle sono delle soffici palline di impasto, preparate con farina, latte, uovo e zucchero. L’elemento che fa la differenza è la presenza dell’uvetta nella ricetta così come dei pinoli. Una volta fritte vengono poi spolverate con lo zucchero (non a velo).

Arancini – Marche

Dimenticate la Sicilia e l’eterna disputa linguistica fra arancini e arancine: qui siamo nella Marche e l’unica cosa in comune che abbiamo con l’altra preparazione gastronomica è la frittura. Gli arancini marchigiani vengono preparati a Carnevale con un impasto che viene aromatizzato con scorza d’arancia (da qui il nome), fatto lievitare e steso per formare una deliziosa girella. La variante con il limone al posto dell’arancia si chiama chiaramente “limoncino”.

Pignolata – Sicilia e Calabria

Vista la grande diffusione delle ricette carnevalesche, che cambiano nome anche a distanza di pochi kilometri, non stupirà nel caso della pignolata di ritrovare una versione molto vicina alla cicerchiata abruzzese, che a sua volta ricorda moltissimo gli struffoli. La pignolata calabrese si compone per lo più di piccoli pezzi di pasta fritti e avvolti nel miele. In Sicilia, in particolare a Messina, questa versione diventa ancora più sontuosa perché la pasta viene ricoperta di glassa al cioccolato o glassa al limone, per ricreare un effetto bianco-nero nella preparazione dei vassoi con i dolcetti.

Migliaccio – Campania

Questa torta semplicissima e molto conosciuta è preparata con ingredienti abbastanza semplici da trovare in dispensa e – notizia – pur essendo un dolce di Carnevale non si frigge ma si cuoce in forno. L’impasto è preparato con diversi ingredienti tra cui semolino, zucchero, ricotta e uova, poi vengono aggiunti gli aromi come la vaniglia e la scorza di limone. Si mangia a fette abbondanti.

Fartaies – Veneto

Andiamo nella valle ampezzana, al confine tra Veneto e Alto Adige, tra la bellezza di montagne che tolgono il fiato per trovare un dolce di Carnevale che è una vera chicca. Si tratta di frittelle che vengono cotte in striscioline nell’olio bollente creando una sorta di groviglio. Una delle loro caratteristiche di riferimento è quella di avere la grappa nell’impasto. Vengono poi cosparse di zucchero a velo e di confettura di mirtilli rossi.

Làciàditt – Lombardia

Letteralmente “leccadito”: è il nome di queste particolari frittelle molto golose che si preparano durante il carnevale. La loro particolarità, visto che la forma ricorda quella di altre frittelle simili, è quella di avere le mele nell’impasto. Dopo essere state fritte, l’impasto viene di solito ricoperto di zucchero (anche zucchero a velo).

Berlingozzo – Toscana

Questo dolce dalla forma tipica di una ciambella si trova sia in Toscana che in Umbria nel periodo di Carnevale. L’impasto ricorda proprio quello di un ciambellone, con farina, uova, zucchero e ancora zuccherini (molto diffusi nel periodo di Carnevale) a ricoprire la ciambella. Perfetta anche per la colazione nella versione “da inzuppo”.

Crescionda – Umbria

Rimaniamo in zona per un dolce che va sempre in forno e si prepara proprio nel periodo carnevalesco in particolare nella città di Spoleto. È una torta caratteristica perché è molto sontuosa, realizzata con cioccolato, cacao, amaretti e liquore. Una volta tagliata, i diversi e golosissimi strati di impasto, rimangono ben visibili.

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