Vivi, una lunga storia di cibo e di sostenibilità

Vivi Food & Lifetstyle ha da sempre promosso una cultura e uno spirito imprenditoriale volti all’esaltazione della sostenibilità e di buone pratiche, che hanno portato l’azienda a diventare società Benefit e B Corp certificata
Vivi, una lunga storia di cibo e di sostenibilità

Daniela Gazzini e Cristina Cattaneo sono le due socie fondatrici del marchio di food & lifestyle, Vivi. Un percorso, in ambito sostenibilità, che nasce e si sviluppa fin dalla nascita del progetto. 

NE PARLIAMO CON DANIELA GAZZINI.

Daniela, ci racconti com’è nato e su quali basi è cresciuto e si è sviluppato Vivi.
Il marchio Vivi nasce nel 2008 con il primo locale a Roma a Villa Pamphili. La nostra proposta si è concentrata su una ristorazione all day e caffetteria, con il pomeriggio incentrato sui dolci fatti in casa. Da sempre ci siamo rivolte verso la sostenibilità, con un’attenzione all’agricoltura biologica, fino ad arrivare ad oggi con una carta di più di 80 etichette di vini, tutti biologici. Anche la proposta culinaria è basata su alimenti (frutta, verdura, carne, latticini) che provengono da agricoltura controllata e migliorata. 

Sostenibilità che quindi non è un concetto nuovo né recente…
Assolutamente no: per dirne un’altra che lega fin da subito il nostro lavoro alla sostenibilità, utilizziamo materiale compostabile in tutti i locali dal 2008, quando importavamo direttamente dal Regno Unito perché in Italia ancora non si era sviluppato un mercato maturo. Nel 2020, l’anno del Covid, abbiamo deciso di cambiare il nostro statuto e forma giuridica in società Benefit proprio perché ci siamo resi conto che molte delle attività richieste noi già le portavamo avanti in modo che definirei istintivo, e abbiamo quindi deciso di renderlo programmato e rendicontato. Con questa forma giuridica, infatti, non hai nessun vantaggio apparente, ma ogni anno insieme al bilancio depositi anche il resoconto aziendale con tutte le attività svolte e che pensi di promuovere in ambito social responsibility. E nel 2022 abbiamo anche conseguito la certificazione B Corp, primo ristorante nel Centro Sud Italia.

Un impegno che riguarda tutti?
Certo, se ti sei programmato degli obiettivi nel campo della sostenibilità ti concentri di più, lavori con il team. Una delle iniziative che abbiamo promosso ultimamente arriva proprio dall’idea di un dipendente: un po’ di acqua filtrata ai tavoli rimane sempre, abbiamo quindi posizionato nei locali un bidone per raccoglierla e utilizzarla per innaffiare i giardini. Inoltre, tutti i nostri locali sono certificati Lifegate: utilizziamo energia pulita e quello che non riusciamo ad evitare lo compensiamo con un programma di riforestazione delle foreste di mangrovie nel Madagascar.

Ci sono delle novità all’orizzonte?
La novità di quest’anno è che Vivi ha lanciato a proprio marco sei tipologie di biscotti che arriveranno sugli scaffali dei negozi, plastic free e con carta certificata, prodotti nel nostro laboratorio anch’esso certificato biologico. Saranno disponibili sia confezionati che sfusi per limitare ancora di più la nostra impronta e dare un ulteriore contributo in ottica sostenibilità: partiremo da un supermercato con l’obiettivo di allargarci sempre di più.

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