La Cannoleria Siciliana: un futuro ambizioso fra tecnica e pasticceria

La tecnologia può superare la pasticceria? Ci risponde Sharafi, founder de La Cannoleria Siciliana
La Cannoleria Siciliana: un futuro ambizioso fra tecnica e pasticceria

Questa storia inizia con una laurea in ingegneria gestionale e finisce con una realtà imprenditoriale che sta avendo sempre più successo. È la storia di Yousef Sharafi, fondatore e proprietario de La Cannoleria Siciliana, il forma di specialità siciliane nato nel 2010 a Roma. Da 25 mq di negozio La Cannoleria ha fatto tantissima strada e adesso conta 7 locali a Roma, uno store a Milano e un laboratorio di 1.000 mq. Una vera storia di successo con obiettivi ancora più ambiziosi: arrivare entro il 2025 a 40 locali.

L’offerta della Cannoleria Siciliana è ampia e va dai cannoli alle cassate fino alle granite. Le ricette sono scritte e perfezionate da un tecnologo alimentare: ogni prodotto, ad esclusione di panettoni e colombe, viene abbatuto, confezionato, etichettato, inscatolato e spedito a meno 18° per mantenere la catena del freddo. “In questo modo”, spiega Sharafi, “siamo scalabili: arriviamo in qualsiasi parte d’Italia e d’Europa garantendo la stessa bontà“.

IL FORMAT

Nell’immaginario collettivo“, continua Sharafi, “il consumatore associa un buon dolce alla pasticceria e a un bravo pasticciere. Noi abbiamo voluto superare l’idea tradizionale del pasticcere siciliano“.

Grazie allo studio del tecnologo alimentare la qualità dei prodotti della Cannoleria Siciliana è la stessa, da Roma a Milano. Nonostante l’assenza di una figura che sembrerebbe fondamentale, ovvero quella del pasticciere, la Cannoleria Siciliana è diventata comunque un format di successo, anche grazie alla scelta materie prime.

Queste, infatti, arrivano tutte da fornitori storici, prevalentemente siciliani; anche la Cannoleria, però, ha dovuto far fronte ai recenti rincari. Come ha reagito? Lo scoprite sull’ultimo numero di Dolcesalato, di cui trovate qua una preview.

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