Pasticceria Giotto tra sostenibilità sociale e ambientale

La Pasticceria Giotto da oltre 15 anni impiega e forma i detenuti del carcere di Padova, in un'ottica che si inserisce appieno tra i temi della Giornata Mondiale dell'Ambiente
Pasticceria Giotto tra sostenibilità sociale e ambientale

Matteo Concolato è il responsabile della Pasticceria Giotto, che si trova all’interno del carcere di Padova. Un’esperienza di sostenibilità sociale che è partita circa 15 anni fa, impiegando più di 200 detenuti. Questo fino a ottenere importanti riconoscimenti per i suoi prodotti artigianali. Matteo, uno dei professionisti che supervisiona il lavoro, spiega come sostenibilità sociale e ambientale vadano a braccetto.

LA GIORNATA MONDIALE DELL’AMBIENTE

Il discorso ben si inserisce con la Giornata Mondiale dell’Ambiente, che si celebra ogni 5 giugno dal 1974. L’obiettivo è quello di sensibilizzazione cittadini e governi su tutto ciò che fa soffrire l’ambiente. Con conseguenze attive per far nascere iniziative e azioni politiche che guardino alla sostenibilità.

Quest’anno, esattamente 50 anni dopo la Conferenza di Stoccolma del 1972 sulla protezione dell’ambiente, sarà la la Svezia ad ospitare la Giornata Mondiale dell’Ambiente. Il tema è #OnlyOneEarth ed è stato scelto per commemorare il 50° anniversario della Conferenza, che utilizzava lo stesso motto. Il messaggio riporta alla necessità di vivere in modo sostenibile e in armonia con la natura. Questo poiché le risorse del nostro pianeta sono limitate e devono essere salvaguardate. Inoltre, quest’anno, la Giornata Mondiale dell’Ambiente si concentrerà sulle preoccupazioni ambientali, le iniziative della Svezia e gli sforzi globali per quanto riguarda la conservazione dell’ambiente.

Un’iniziativa svedese che dimostra l’impegno per la salvaguardia dell’ambiente è l’obiettivo di raggiungere emissioni nette zero entro il 2045. E successivamente emissioni negative. Il 2 e 3 giugno nella capitale svedese si svolgerà la riunione ad alto livello “Stockholm+50 – Un pianeta sano per la prosperità di tutti: la nostra responsabilità, la nostra opportunità”, secondo la Risoluzione dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, supportata dall’UNEP, a cui parteciperanno leader mondiali e rappresentanti di governo, imprese, organizzazioni internazionali, società civile e giovani per ispirare un cambiamento trasformativo.

L’INTERVISTA A MATTEO CONCOLATO

Com’è nata la Pasticceria Giotto?
È nata come progetto sperimentale. E cioè con l’idea che solo attraverso il lavoro e la normalizzazione della vita delle persone si possa attuare un vero cambiamento positivo e un’integrazione nella società. Inizialmente erano impiegati quattro detenuti e due maestri pasticcieri. Con gli anni, e con molto impegno e sacrificio, abbiamo ora all’attivo un gruppo di 45 detenuti. Oltre a 12 figure esterne che si occupano di seguirli, inserirli e formarli. Molto preziosa è stata la collaborazione dell’amministrazione penitenziaria. Principalmente produciamo pasticceria a 360 gradi. Nell’ultimo anno abbiamo aperto a Padova un negozio di pasticceria fresca, la nostra ciliegina sulla torta. Negli anni ci siamo specializzati in prodotti da forno e grandi lievitati, ma anche in pralineria artigianale e gelato. Tutta la produzione viene realizzata esclusivamente all’interno del carcere di Padova, in modo artigianale. Con il lavoro manuale, l’obiettivo è quello di recuperare una persona facendola appassionare a un mestiere e dando valore al suo lavoro. Si vedono gli effetti nel tempo. Qualcuno ha continuato con la pasticceria anche dopo il periodo di detenzione, aprendo un negozio. Ma cosa ancora più importante, chi pratica questo tipo di attività in carcere ha una recidiva che scende e arriva al 5% contro il 90% a livello nazionale.

Un impegno per la società che portate avanti anche con alcune scelte sostenibili.
Dal punto di vista della sostenibilità, tutto il nostro packaging è stato convertito verso carte riciclate o compostabili. Le abbiamo selezionate attentamente per basso impatto ambientale e sono tutte certificate FSC. Sono provenienti da foreste gestite in modo responsabile e realizzate con sottoprodotti di lavorazioni agro-industriali. In questo modo, abbiamo implementato una filosofia plastic free. Segnaliamo l’uso della plastica ove non è possibile trovare alternative. Per evitare l’uso di colle abbiamo eliminato le etichette adesive. Stiamo cercando di sensibilizzare i consumatori sul tema, cercando allo stesso tempo di trovare soluzioni innovative per l’incarto. Infine, la selezione delle materie prime punta alla valorizzazione del territorio: ingredienti freschi e locali.

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