Regno Unito, il breakfast fa gola alle panetterie

Una ricerca firmata Délifrance elenca i numeri del boom della colazione fuoricasa. La fa il 98% dei consumatori britannici. Per un totale di quasi 20 miliardi di occasioni di consumo all’anno. I trend in sviluppo.
Regno Unito, il breakfast fa gola alle panetterie

C’è un potenziale ancora tutto da sfruttare per le panetterie che si chiama ‘consumo mattutino’. Lo rivela una ricerca svolta in Gran Bretagna da Délifrance e ripresa in un articolo a firma di Jerome Smail su British Baker, che parla proprio di breakfast.

UN’OCCASIONE DI CONSUMO DA SFRUTTARE

L’ultimo rapporto di analisi di mercato dell’azienda specializzata nella produzione di prodotti da forno e dolci surgelati è intitolato “Breakfast: unlocking the opportunities in the occasion”. E mette in evidenza come le aziende di panificazione possano adattare la loro offerta e le loro operazioni per attrarre e mantenere i clienti in questa precisa occasione di consumo.

Bee Farrell, antropologa alimentare e partner del rapporto, ha affermato che i cambiamenti nella colazione sono dovuti a un’ampia gamma di fattori. “Influenze esterne come i social media stanno avendo un forte effetto sui piatti scelti dai consumatori”. E non solo. “I trend sono in continua evoluzione. Negli ultimi anni sono cambiate così tante cose che volevamo avere un’istantanea fresca del mercato, per vedere come si è evoluto”. Questo quanto dichiarato da Stéphanie Brillouet, direttore marketing per il Nord Europa e il Nord America di Délifrance, nel motivare le ragioni dello studio.

In Italia la situazione è diversa.

BREAFAST PIÙ POPOLARE CHE MAI

Secondo il rapporto, il breakfast viene consumata dal 98% dei consumatori britannici. E rappresenta 19,8 miliardi di occasioni di consumo all’anno. Inoltre, il 22% degli intervistati nella ricerca di Délifrance ha dichiarato di fare colazione oggi, più spesso che in passato.

Di conseguenza, il mercato della colazione fuori casa (OOH) è in crescita. Lo è con il 24% dei consumatori che la consuma fuori durante la settimana e il 10% che lo fa nel fine settimana. Un dato, quello di chi la mangia fuori casa più di una volta a settimana, che confrontando quest’ultima ricerca con quella del 2018, appare raddoppiato.

Il mercato della colazione OOH è guidato in gran parte dai consumatori più giovani. Circa un terzo (32%) dei giovani tra i 18 e i 24 anni mangia in movimento (“on the go”) almeno un paio di volte alla settimana.

SPESA MEDIA IN AUMENTO

Il prezzo medio pagato per una colazione “in movimento” è di 4,60 sterline, circa 5.50 euro. Questo rispetto alle 4 sterline del 2018, afferma Délifrance nel rapporto. Tra il target principale dei breakfaster OOH, i giovani tra i 18 e i 24 anni sono i meno sensibili al prezzo. Il 41% è disposto a pagare anche più di 5 sterline, ovvero quasi 6 euro.

Chi fa colazione da solo tende a spendere meno. Mentre chi fa colazione in compagnia di amici o coinquilini è più propenso a spendere una cifra più alta.

Le iniziative di fidelizzazione sembrano essere popolari ed efficaci. Ben il 44% di coloro che fanno colazione fuori casa sfrutta i vantaggi offerti da un programma di loyalty o un abbonamento. Per due terzi di questi consumatori, ciò significa che si recano sempre o abitualmente in un determinato punto di ristoro.

Qualche curiosità. Chi consuma il cibo seduto in un parco è il più spendaccione. “Perché non rivolgersi a questo target che consuma la colazione su una panchina, nel verde, con scatole per la colazione da picnic di alta qualità?”, ha affermato uno dei curatori dello studio.

ACQUISTI D’IMPULSO… E SOCIAL

Secondo il rapporto Délifrance, infine, chi consuma la colazione in viaggio è più propenso a cercare qualcosa che sembri appetitoso e invitante. Come un piccolo piacere da concedersi per iniziare al meglio la giornata.

Gli acquirenti di caffetterie, bar o panetterie indipendenti hanno più di due volte e mezzo in più la probabilità di scegliere in base alla sensazione di piacevolezza suscitata dal cibo scelto. E quindi, basandosi sull’impulso e la piacevolezza estetica.

Internet è un altro fattore di scelta. Chi fa colazione in viaggio ha più del doppio delle probabilità di ispirarsi ai social media, rispetto al consumatore medio di colazioni.

Il breakfast on the go sono più spesso costituite da dolci, frullati e panini caldi. Questo perché sono più facili da consumare mentre si è in viaggio o in auto. Chi acquista presso caffetterie, panetterie e caffè (di catena o indipendenti), in particolare, ha più di due volte e mezzo la probabilità di mangiare pasticcini e muffin.

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