Covid e rincari frenano la colazione al bar e in pasticceria

Un’indagine dell’Istituto Espresso Italiano (IEI) evidenzia la crisi del segmento. Le soluzioni? Investire in qualità del prodotto e innovazione, con un tocco di fantasia
Covid e rincari frenano la colazione al bar e in pasticceria

Non solo effetto Covid. Anche l’aumento dei prezzi della tazzina è tra le cause della frenata di uno dei riti sacri degli italiani. La colazione al bar (e in pasticceria).

Le restrizioni e le nuove abitudini indotte dalla pandemia hanno spinto molti aficionados del caffè + brioche a consumare il primo pasto del giorno a casa. Facendo crollare l’afflusso nei locali e impattando negativamente sul fatturato degli esercizi, con un minus giornaliero di oltre 3 milioni complessivi.

Ma l’inversione di tendenza non è tutta colpa del virus. Un’indagine condotta dall’Istituto Espresso Italiano (IEI) tra aziende e professionisti – torrefattori, produttori di attrezzature, baristi e formatori – rivela che a incidere sulla crisi del segmento pesa l’aumento del costo del caffè in tazzina. Che oggi è arrivato in molti locali a 1,30 euro (per un rincaro di +20 centesimi) a fronte di una qualità del prodotto e del servizio che è rimasta invariata. Se non peggiorata in alcuni casi.

QUALITÀ, INNOVAZIONE E… FANTASIA PER INVERTIRE LA TENDENZA

Il calo delle colazioni colpisce uno dei centri di profitto più rilevanti per bar e pasticcerie. Ma siamo davvero di fronte a un cambio epocale di abitudini? “Probabilmente no – rassicura Carlo Odello, direttore generale IEI – perché i baristi con più visione stanno contrastando il calo con un miglioramento dell’offerta. Hanno capito che è l’occasione per investire sulla qualità del prodotto e del servizio, in particolare rendendo quest’ultimo ancora più flessibile per riconquistare almeno una parte di clientela. Soprattutto, se si migliora il prodotto finale in tazzina, pur con un rincaro si potrebbero vedere più italiani tornare a fare colazione in bar e pasticcerie”.

TANTE SOLUZIONI, DAL LOCALE AI PRODOTTI

Per contrastare l’allontanamento degli italiani dal banco del bar, molti esercenti si stanno attrezzando per venire incontro alle esigenze del cliente anche fuori dal locale. Per esempio con un servizio di consegna a domicilio più capillare in orari e luoghi concordati.

Chi invece punta a rilanciare la consumazione al banco per colazione si sta rendendo conto che un’atmosfera più accogliente e una maggiore attenzione alla pulizia del locale e alla qualità nel servizio siano il primo step da cui ripartire. Di pari passo a un upgrade qualitativo nella scelta delle miscele e dei prodotti di pasticceria.

Implementare dunque un’offerta professionale di qualità a 360 gradi può essere la chiave di volta. Soprattutto se si aggiunge un pizzico di fantasia e una strizzata d’occhi al customer care. Molti imprenditori hanno già provveduto a strutturare dei ‘pacchetti’ con varie soluzioni di colazioni (che comprendano una bevanda con proposte dolci o salate in accompagnamento) tra cui il cliente può scegliere, oppure abbonamenti di fidelizzazione dei clienti e iniziative premianti.

Perché – come recitava un vecchio slogan – “il caffè è un piacere, se non è buono che piacere è?”.

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