Tuttofood e Host a braccetto per promuovere il made in Italy

Agroalimentare e ospitalità professionale saranno protagonisti dal 22 al 26 ottobre a fieramilano. Prevista la presenza di oltre mille buyer esteri ad Host e Tuttofood
Tuttofood e Host a braccetto per promuovere il made in Italy

Internazionalizzazione. È questa la parola d’ordine per la ripresa che farà da “motore” alle rassegne Host, Tuttofood e Meat-Tech (evento dedicato alle tecnologie per la lavorazione delle carni e i piatti pronti), che si svolgeranno in contemporanea (il motto sarà, infatti, “better together”), a fieramilano, dal 22 al 26 ottobre prossimo. La conferenza stampa di presentazione è avvenuta mercoledì 29 settembre al palazzo PwC, nel quartiere Citylife, a Milano, con la partecipazione di Luca Palermo, Amministratore Delegato e Direttore Generale di fieramilano, Carlo Ferro, Presidente ICE (Istituto Commercio estero), e Giovanni Andrea Toselli, Presidente e Amministratore Delegato PwC Italia, che hanno risposto ad alcune domande del giornalista e conduttore di Radio 24 Sebastiano Barisoni.

Aperta da un messaggio video del ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Luigi Di Maio, che ha sottolineato la rilevanza dell’appuntamento fieristico milanese e l’impegno del Governo per la valorizzazione e la difesa dell’agroalimentare italiano, la conferenza stampa ha poi visto l’intervento online del sottosegretario di Stato al Ministero degli affari esteri Manlio Di Stefano, che ha posto l’accento sul fatto che «l’agroalimentare e l’arredamento rappresentano due autentici portabandiera della qualità italiana nel mondo e l’evento di oggi dimostra che è possibile unire settori diversi accomunati da esigenze simili di proiezione verso mercati stranieri».

«Alla Farnesina siamo sempre in prima linea per internazionalizzare i nostri settori produttivi, a partire da quello fieristico, vero e proprio volano della nostra economia esportatrice e vetrina delle nostre eccellenze – ha proseguito il sottosegretario Di Stefano –. Per questo motivo abbiamo stanziato, all’interno del “Piano Straordinario per la Promozione del Made in Italy”, per il biennio 2020-2021, ben 57 milioni di euro per il potenziamento al settore fieristico sia in forma fisica che digitale».

NUMERI E PREVISIONI DI PARTECIPAZIONE

«In fiera, grazie a più di 2.200 espositori provenienti da più di 40 Paesi, racconteremo il meglio della produzione a livello globale – ha dichiarato nel suo intervento l’AD di fieramilano Luca Palermo –.  Il nostro obiettivo è, come sempre, supportare le imprese che scelgono lo strumento fieristico come vetrina privilegiata per presentarsi al mondo. Per questo faremo incontrare il meglio della domanda con il meglio dell’offerta: tra i buyer confermati, abbiamo operatori provenienti non solo da tutta Europa, ma anche da Nord e Sud America e Medio Oriente».

Il Presidente ICE Carlo Ferro ha sottolineato il forte impegno della sua agenzia, che ha investito 2 milioni e mezzo di euro per Host, Tuttofood e Meat-Tech: «Dal 15 giugno a oggi sono 30 le manifestazioni sostenute da ICE, a cui hanno preso parte oltre 150mila visitatori internazionali. Tuttofood potrà contare sulla presenza di 1084 top buyer internazionali da 75 Paesi. Oltre all’incoming di buyer stranieri e alla realizzazione di B2B online, vogliamo contribuire con un corner dedicato a giovani, start-up e aziende innovative del settore che avranno la possibilità di presentarsi e stringere importanti relazioni commerciali».

Il Presidente e AD di PwC Italia ha presentato le ultime rilevazioni dell’Ufficio Studi di PwC sull’export italiano. «Nel 2021 ha già superato i livelli pre-pandemia, entro il 2023 toccherà 532 miliardi di euro, con una crescita del 24% rispetto al 2020 – ha affermato Toselli –. A incidere positivamente saranno anche i 6,8 miliardi di risorse stanziate dal PNRR e i fondi complementari a sostegno diretto dell’agroalimentare italiano, che oggi rappresenta oltre 500mila addetti. Un segnale importante che conferma come il Food e l’hospitality restino comparti chiave del tessuto produttivo italiano sui quali investire per il benessere del Paese».

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