Ritratto di donna bionda con occhi azzurri su sfondo blu. Primo piano, sguardo intenso.

Il Natale di Loretta Fanella

Ritratto di donna bionda con occhi azzurri su sfondo blu. Primo piano, sguardo intenso.

Il Natale, si sa, è per la pasticceria l’occasione più importante per inebriare con capolavori festivi gli occhi e il palato dei clienti. L’atmosfera calda e festosa dei colori si riflette nell’avvolgenza e golosità delle consistenze e dei gusti. Ecco come lo ha pensato Loretta Fanella

BIOGRAFIA

Loretta Fanella è una rinomata pastry chef, ma anche un’affermata pasticcera. Dopo lunghe esperienze presso ristoranti stellati e blasonati chef, uno su tutti Ferran Adrià, Loretta ha aperto la sua pasticceria a Livorno. È il Loretta Fanella Pastry Lab, dove ha scelto di approfondire gli impasti lievitati e in generale tutta la pasticceria da banco e da vetrina. Adesso, afferma, si sente una “pasticcera completa”, esperta di pasticceria classica e al piatto. Basta guardare il suo sito per percepire il suo stile, etereo e femminile, e rendersi conto delle molteplici attività in cui è impegnata, come docente e consulente per pasticcerie e ristoranti. Loretta è anche membro dei Pastry 121, associazione che raccoglie tra i migliori pastry chef italiani con l’intento di diffondere e migliorare la cultura italiana del dessert.

L’INTERVISTA

Cosa proponi nella tua pasticceria per il periodo di Natale?
Un panettone al cioccolato con l’impasto scuro e questa monoporzione, la Monobabbo, di soli 90 grammi. È ispirata ai tradizionali sapori del Natale e alla magica figura del Babbo più amato dai bambini. Una base di frolla alla cannella ospita un cremoso al cioccolato e caffè, una mousse al miele di castagno e un budino al cioccolato. Ne risulta un insieme caldo e speziato che ricorda le note aromatiche del caffè macchiato e le atmosfere dei mercatini di Natale.

Una monoporzione impegnativa per la pasticceria? E per la ristorazione?
Sì, richiede vari passaggi di lavorazione, soprattutto in fase di finitura e decorazione, ma dà anche molte soddisfazioni, sia per l’impatto che ha sui clienti sia dal punto di vista economico. Io la vendo a 4,50 euro al pezzo, mentre a Milano la si può vendere a 6 euro. Questa monoporzione è stata studiata per resistere perfettamente per tre giorni in vetrina. Se fosse un dessert da ristorazione innanzitutto la farei più piccola, con richiamo più semplice a Babbo Natale, una salsa sul fondo del piatto e una quenelle di gelato.

Quale tra gli ingredienti Debic è stato più funzionale alla ricetta?
Ho usato il Burro Cake Debic nella frolla, Prima Blanca Debic nel cremoso e TenutaPiù Debic nella mousse. Quest’ultimo prodotto è quello che ho preferito per questa ricetta, grazie alla stabilità che conferisce alla mousse, senza renderla gommosa. Altra componente su cui ho lavorato è stata la glassa lucida, calibrata negli zuccheri e nella parte grassa per garantire lucidità e fermezza.

Un segreto per utilizzare TenutaPiù al meglio in una mousse?
In questo caso TenutaPiù Debic va montata circa all’80% perché poi la si addiziona alla pâte à bombe al miele, che è un altro elemento grasso. L’incorporazione deve avvenire inserendo la panna in più fasi, un terzo alla volta. In definitiva, i prodotti Debic sono una perfetta sintesi di performance e gusto.

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