Cosaporto: il Delivery di qualità

Cosaporto: il Delivery di qualità

Il primo servizio di quality delivery italiano è già attivo a Milano, Torino e Roma e Londra per consegne in tutta la penisola. Si chiama Cosaporto e può già annoverare tra i propri clienti diverse e rinomate panetterie e pasticcerie

Parlando di food delivery, è quasi scontata l’associazione con riders che, armati di borsone sulle spalle, sfrecciano in bicicletta tra le via della città per ritirare e consegnare pizze, hamburger o quant’altro. Cibo che spesso e volentieri viene letteralmente “brutalizzato” durante il trasporto per arrivare al cliente in condizioni non del tutto ottimali, magari sottosopra o “mescolato” in una sorta di nouvelle cuisine 4.0. Se consegnare una pizza è tutto sommato un lavoro facile e chi ordina cibo online è perfettamente consapevole che le condizioni di consegna non sempre ottimali fanno parte del gioco, quando si parla di consegnare torte, lievitati o gelati  il discorso cambia. E di molto anche. Per soddisfare tali esigenze, nel 2017 è nata Cosaporto.

BOOM DI RICHIESTE

L’azienda offre la possibilità a pasticcerie, panetterie, gelaterie e altre categorie, la possibilità di esporre i propri prodotti sulla vetrina digitale e di spedirli poi in tutta Italia (in città anche entro un’ora) e per alcuni prodotti in tutto il mondo. Digital retail quindi, ma di alta qualità, e massima visibilità garantita. Tra i clienti di Cosaporto si possono già annoverare, tra gli altri, Pasticceria Martesana, Roberto Rinaldini e Davide Longoni a Milano, Bonci, Roscioli, De Bellis a Roma, Gerla, Stratta e Davide Appendino a Torino, nonché Chalet Ciro e Badiani a Londra e chef stellati del calibro di Niko Romito e Heinz Beck.

L’emergenza nella quale si trova l’Italia sta portando ad una riformulazione dell’offerta, tanto da parte delle pasticcerie/panetterie quanto da parte di Cosaporto stessa, come ci spiega il fondatore e Ceo Stefano Manili.

“In questi giorni, con l’attività di vendita al pubblico sospesa stiamo ricevendo ovviamente una quantità di richieste di gran lunga superiore alla media. Le pasticcerie si stanno adattando, producendo, ad esempio, solo prodotti secchi e di non facile deperimento. Lato nostro abbiamo lanciato due nuovi prodotti: il coffee break box, con prodotti di altà qualità, contenente un croissant e un succo, per non far perdere ai managers in smartworking le buone abitudini e lo snack box, per gli studenti. Ciò che desideriamo è  continuare ad operare nel senso della continuità; certo nel nostro caso lo smartworking non aiuta, ma ce la stiamo facendo.

Se le richiesta da parte degli utenti finali aumentano, non sono da meno quelle dei negozi.

“Da questo punto di vista, questa emergenza sta accelerando il processo decisionale da parte di alcuni negozi. Se alcuni  prima erano restii ad affidarsi a noi, ora molti stanno sciogliendo le ultime riserve.

SOLIDARIETÀ ED ESPANSIONE

Nell’elenco delle aziende che stanno offrendo la loro solidarietà, si annovera anche Cosaporto.

“Nei giorni scorsi – continua Stefano – abbiamo consegnato gratuitamente pizza, pane e dolci, gentilmente offerti dagli esercenti locali, al personale ospedaliero del San Giovanni di Torino, il Sacco di Milano e lo Spallanzani di Roma.

Per il futuro, Cosaporto punta ovviamente a consolidarsi ed espandersi.

“Avevamo iniziato molto bene su Londra, poi l’emergenza ha rallentato un po’ il tutto ma siamo molto fiduciosi. Nei nostri progetti c’è quello di espandersi anche in altre città europee, in primis Barcellona.”

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