Consigli digital per stare vicino alla tua community

Consigli digital per stare vicino alla tua community

Restiamo in contatto, anche da lontano. Con i suoi consigli digitali di marketing Gianluigi Bonanomi ci insegna a trasformare questo stop in una nuova partenza e trasformare i contatti virtuali in clienti

Se pasticcerie e locali devono chiudere, la rete resta aperta. Mai come in questo caso la comunicazione web è un’ancora di salvataggio che i professionisti possono e devono utilizzare per tenersi in contatto con il proprio pubblico e magari allargare il proprio bacino di utenza.

Comunicare è la parola d’ordine per Gianluigi Bonanomi, giornalista informatico e formatore sui temi della comunicazione digitale perché «anche il silenzio parla e trasmette qualcosa di negativo: siamo chiusi e non riapriremo, ci siamo arresi. Il messaggio da dare, invece, è “ci siamo” e stiamo approfittando di questo momento di stop forzato per studiare e riorganizzarci, per darvi dei consigli, suggerirvi ricette, per essere al vostro fianco in un modo diverso, ma comunque costate. In una parola esserci e fare brand marketing sottolineando la propria differenza e le proprie qualità, ma senza autorefenzialità creando una storia vera: perché le persone ci ascoltano se gli diamo qualcosa, se parliamo non di noi, ma a loro. Quindi via libera ai contenuti di valore con consigli, e suggerimenti per rinsaldare la fiducia con i propri clienti o gettare le basi per nuove relazioni che, dopo questo momento, daranno un motivo per venire a trovarci».

CONSIGLI UTILI E VIDEORICETTE

L’essere umano è vocato all’imparare. Le videoricette sono un asso nella manica dei professionisti che, “regalando” una ricetta, coinvolgono il pubblico in una relazione che sposta l’asse del rapporto da venditori e compratore a insegnate e adepto. «Anche qui la qualità è il fattore che fa la differenza. Il live è coinvolgente e permette di dialogare in diretta con i follower, ma un video preparato con una buona qualità di visione e un montaggio post produzione con sovrascritte relative agli ingredienti e zoom sui dettagli offre uno strumento di qualità. Per chi ama la sperimentazione il web offre una gamma di applicazioni che trasformano le immagini in cartoni come la piattaforma Powtoon oppure Go animate per creare contenuti veramente originali e differenziarci dai competitor».

IL WEB PARLA ANCHE QUANDO E’ IN SILENZIO

Un must che per Bonanomi vale al di là dell’emergenza Covid-19. «La comunicazione web è una vetrina che, se lasciata spoglia, trasmette abbandono. Il pubblico della rete non perdona: se il tuo ultimo post su Facebook, la foto di Instagram o l’ultimo video Tik Tok risale al 2019 non verrà più a cercarti. I social sono quindi un canale da sfruttare al massimo, con una avvertenza: siamo in casa di Zuckerberg e non possiamo controllare completamente il futuro dei nostri profili. Meglio quindi un sito istituzionale sempre aggiornato con le ultime novità, le ricette, le iniziative da trasmettere attraverso una rete di newsletter. Un prodotto di proprietà su cui far rimbalzare i contenuti social che ci permette di creare un archivio storico».

Gianluigi Bonanomi

Un altro punto chiave per sfruttare al massimo le potenzialità del web, per Bonanomi, è usare il canale giusto per il messaggio giusto. Facebook è la piattaforma della socialità per definizione ideale per creare attorno alla tua realtà una vera comunity, Instagram è più indirizzato all’awareness, Youtube per le video ricette e LinkedIn per il B2B con fornitori, professionisti e dipendenti.

IL MARKETING DI OGGI SONO I CLIENTI DI DOMANI

Lo scopo del digital marketing non è vendere, ma creare le condizioni per la vendita anche attraverso l’utilizzo della profilazione degli utenti attraverso Funnel di selezione per estrarre i clienti potenzialmente più interessati. Ecco perché è importante trasformare questo stop forzato in un’occasione con «un uso strategico dei contenuti messi in rete oggi, che permetterà ai professionisti di generare contatti che diventeranno clienti. Oggi abbiamo l’occasione di attuare la cosiddetta lead generation, ovvero tramutare i contatti freddi – gli utenti che ci seguono in rete, ma non sono mai venuti a trovarci – in caldi: in clienti attivi. Come? Con una call to action. Ti piace questa video ricetta, e vuoi averne delle altre? Lasciami la tua email e te le invierò. Questo ci permette di entrare in contatto diretto con il singolo cliente e “coccolarlo” con ricette, suggerimenti di prodotto, inviti a open house. Creare una relazione adesso che siamo lontani per concretizzare il rapporto dopo».

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