Due éclair al cioccolato su carta da forno. Pasticceria francese, dolci golosi.

Éclairs, i nuovi protagonisti

Due éclair al cioccolato su carta da forno. Pasticceria francese, dolci golosi.

Ecco perché ha successo un dolce che stimola la fantasia dei pasticceri

La certificazione arriva da Forbes. La rivista di economia e finanza americana, infatti, assicura che l’era dei macarons sia arrivata al tramonto e che gli éclairs hanno tutti i numeri per prendersi il trono. In versione luxury, ovviamente. Realizzati con pasta choux, gli éclairs sono pasticcini lunghi e sottili ripieni di crema e glassati. Con tutta probabilità, devono i natali al celebre chef francese del XVIII secolo Marie-Antoine Carême, mentre il nome – che in francese significa lampo – è legato al fatto che si mangino in un attimo. La versione che si può comprare nelle pasticcerie di Parigi, Londra e New York ha detto addio a un’anonima glassa e al tradizionale filling di crema alla vaniglia o al cioccolato: nelle vetrine si presentano éclairs-gioiello decorati con meringa, caramello o scolpiti con lame di cioccolata, con glasse a specchio, foglie d’oro e creme realizzate con frutti di stagione. Serious Eats riferisce che la versione luxury degli éclairs è una risposta alla crescente competizione nel mercato dell’alta pasticceria francese. I pasticceri, infatti, considerano gli éclairs come una tela vuota con cui misurarsi e su cui sperimentare. Gli éclairs, per contro, obbligano gli chef a mettere alla prova le loro capacità nella preparazione dell’impasto perfetto, di filling sempre nuovi e intricate decorazioni che spesso cambiano in funzione delle stagioni. Del resto, la scena pasticcera di New York è particolarmente affollata: negli ultimi due anni, infatti, nomi come Maison Kayser, François Payard Bakery, Epicerie Boulud e Mille Feuille hanno moltiplicato le location, spingendo verso l’alto la competizione, replicando quanto era già successo a Parigi che oggi conta già quattro pasticcerie che vendono esclusivamente éclairs. E’ un esempio L’Éclairs de Génie che, come una galleria d’arte, illumina sapientemente le sessanta referenze messe a punto fino a oggi dal fondatore Christophe Adam. Ma per spiegare le ragioni del successo della formula degli haute éclairs ci sono anche i numeri: la price tag di questi piccoli gioielli golosi, infatti, si aggira su cinque euro.

di Stefania Medetti

© Riproduzione riservata