Nato a Bologna tra il 2013 e il 2014 con Pasquale Polito e Davide Sarti, Forno Brisa si prepara alla sua settima apertura. Prevista a fine ottobre in via Andrea Costa, vicino allo Stadio Dall’Ara, questa inaugurazione, battezzata “Forno Brisa Stadio”, è un simbolo dell’amore del brand ormai consolidato per la città e della sua visione di un panificio contemporaneo con un profondo ruolo sociale al suo interno.
Forno Brisa: una crescita radicata a Bologna
Fondato tra il 2013 e il 2014 da Pasquale e Davide, Forno Brisa è cresciuto rapidamente, aprendo la prima sede in via Galliera nel 2015 e raggiungendo sei locali in pochi anni. Il brand si è distinto per la qualità degli ingredienti, la forza della tradizione locale e le idee innovative proiettate verso il futuro. L’imminente settima apertura, in ottobre, segna un nuovo capitolo importante per la realtà bolognese.
Il cofondatore Pasquale Polito rivela che l’idea per la nuova sede in via Andrea Costa è nata dall’aver camminato per mesi davanti a quello che era lo storico Bar Stadio, “raccogliendo racconti mitologici da tante persone che lo hanno convinto del potenziale del luogo. Questo spazio iconico, posizionato a uno sputo dal Dall’Ara, è destinato a far entrare Forno Brisa ancora di più nel cuore dei bolognesi”.
Forno Brisa Stadio: un nuovo simbolo per la città
Il settimo locale incarna una visione che va oltre la semplice espansione commerciale. Come spiegato da Polito, rappresenta “un’apertura simbolica per rappresentare il tifo per la città e non solo“. Questa sede, strategicamente posizionata vicino allo Stadio Dall’Ara in via Andrea Costa, è vista come “un’evoluzione e una spinta forte verso uno dei simboli di Bologna”. Il locale si propone dunque come un luogo di relazione, profondamente legato all’identità cittadina e alla passione per il calcio. L’inaugurazione è attesa verso la fine di ottobre, promettendo di diventare un nuovo punto di riferimento per la comunità.
Panificio contemporaneo e ruolo sociale
La visione di Forno Brisa va oltre la semplice offerta di prodotti da forno. Pasquale Polito sottolinea con forza il ruolo sociale che il panificio contemporaneo, o bakery, assume oggi. Richiamando il concetto di “terzo luogo” di Starbucks – uno spazio che non è né casa né lavoro – Polito evidenzia come Forno Brisa ambisca a essere un centro di aggregazione e interazione. In un contesto di transizione, le imprese hanno una crescente responsabilità sociale, un valore che il brand bolognese intende onorare pienamente, creando spazi che favoriscano la relazione e la comunità.
Filosofia e offerta: qualità e tradizione al centro
La filosofia di Forno Brisa si fonda su pilastri chiari e ben definiti, che combinano la forza della tradizione con l’innovazione. “Il pane, in particolare, è stato il primo totem di questa visione, che abbraccia un lavoro attento sulla filiera e un’impronta di impresa responsabile. Ma l’offerta si estende ben oltre il pane”, includendo una caffetteria di filiera accuratamente selezionata, un’opzione di pranzo leggero, uno spuntino e un aperitivo disimpegnato – ideale con pane, salame e un buon bicchiere di vino. Anche il mercato dell’ottima colazione si posiziona come un punto di forza dell’azienda. Questi elementi definiscono l’esperienza Forno Brisa, un equilibrio tra gusto autentico e proposte moderne e di qualità.
Radici bolognesi e prospettive future con “breaders”
Nonostante il successo e la crescita, il forte legame con Bologna rimane un elemento fondamentale per Forno Brisa. Pasquale Polito ribadisce l’importanza delle radici e le relazioni in una città che, sebbene definita “promiscua” per la sua natura di crocevia, possiede un'”identità fortissima”. La scelta strategica è stata quella di concentrare il proprio piano di sviluppo nella città di Bologna, piuttosto che optare per aperture in grandi capitali come Parigi, Milano o New York. “Questa nuova inaugurazione allo Stadio Dall’Ara rappresenta proprio la fine di questo cerchio di esplorazione e radicamento urbano”.
Guardando al futuro, Forno Brisa ha già creato il gruppo ‘Breaders’, di cui fa parte, con l’obiettivo di “crescere ancora per andare in Europa” nei prossimi anni. Tuttavia, il cofondatore mantiene una ferma convinzione nella “non replicabilità dell’identità dei luoghi”: “Il Forno Brisa è il Forno Brisa: se lo porti a Firenze, ad appena 35 minuti da qui, diventa già un’altra cosa”. Questa filosofia garantisce che, pur espandendosi, l’essenza e l’autenticità di ogni locale rimangano indissolubilmente legate al proprio contesto unico.