
“Diario di una giovane baker” il viaggio con Petra Molino Quaglia verso una nuova era della panificazione continua con il secondo appuntamento della rubrica mensile, fatta di passione, farina e lievito madre: per un viaggio con le future generazioni di bakers.
Irene, la nostra protagonista che ha avuto modo di presentarsi nella scorsa puntata, si racconta attraverso il pane, simbolo di famiglia e condivisione, nella sua estrema semplicità. Testa e cuore, per un connubio di forza e amore, ed un risultato amato proprio da tutti.
Il diario di Petra: un viaggio verso la bakery del futuro
Maggio 2025,
Per me il pane ha sempre voluto dire casa, famiglia, condivisione. Quel profumo che ti fa sentire subito al sicuro, quel gesto semplice che però mette tutti d’accordo. Ecco, adesso che sono io a farlo, il pane ha preso un altro significato. È diventato una parte di me.
Sono sempre stata una che se la cava in un sacco di cose, ma mai con quel talento chiaro, preciso. Non ero “la sportiva”, “la creativa”, “la super-studentessa”. E questa cosa mi ha mandato un po’ in tilt per anni. Poi è arrivata la panificazione, quasi per caso, e ho capito: questa è la mia strada. Fare il pane mi permette di mescolare tutto quello che sono. Mi piace sperimentare, cambiare gusti, aggiungere ingredienti inusuali. Per me il pane è una vera esperienza. E con le mani in pasta ci metto dentro anche un po’ di testa e cuore.
Tutto parte da lui: il licoli. Il mio lievito madre in crema.
Lo tengo in frigo, lo curo, lo rinfresco una volta al giorno con la farina Petra 6384 e acqua tiepida. Lo guardo crescere e capisco che sto crescendo anch’io.
Nella prossima pagina di questo diario vi racconterò come lo uso per fare il mio pane. Ma intanto vi lascio con questa verità: il pane mi ha rimesso in asse. E ora non mollo più.
Ci leggiamo presto, Irene.