Roy Shvartzapel, alla ricerca del panettone perfetto

L’ossessione di Roy Shvartzapel per il panettone diventa studio e ricerca. Obiettivo? conquistare un pubblico trasversale, in futuro anche in Italia
Roy Shvartzapel, alla ricerca del panettone perfetto

Un viaggio intorno al mondo iniziato 15 anni fa alla ricerca, incessante, dei migliori ingredienti per fare il panettone. Non è esattamente quella che ci aspetterebbe da Roy Shvartzapel, 40 anni, israeliano per nascita e texano d’adozione. Ma è proprio intorno al dolce tipico del Natale lombardo che il pastry chef ha costruito una carriera unica e in costante crescita nel mondo della pasticceria fisica e digitale. Per me il panettone è il monte Everest del mondo della panificazione – ha dichiarato in molte interviste –. Inizia tutto con del semplice lievito madre che deve essere curato e alimentato con la massima precisione e dedizione e poi, utilizzando i più alti standard di qualità, viene trasformato in uno dei prodotti più speciali di tutto il mondo della pasticceria e della panificazione”.

A scuola dai più grandi maestri

La sua formazione è ampia e variegata, fatta di contaminazioni e lezioni apprese in Paesi diversi e dai più grandi maestri: nel suo curriculum ci sono infatti alcune delle più importanti figure gastronomiche contemporanee. Ha lavorato da Pierre Hermé a Parigi, da elBulli in Spagna con Ferran Adrià e da Bouchon Bakery a Beverly Hills con Thomas Keller. Ed è proprio da Hermé che nasce la sua passione per il panettone: “La prima volta che ne ho assaggiato uno nel 2005 è stata una folgorazione. Non avevo mai gustato un prodotto da forno che mi lasciasse senza parole. Immaginate la brioche più buona che abbiate mai mangiato, e poi immaginatela sotto steroidi. Era ricca ma leggera, dalla realizzazione complessa ma dal risultato semplice. Com’era possibile?”.

Ma è nel 2006, quando Shvartzapel si presenta a Brescia alla porta di Iginio Massari,che scoppia la scintilla. Il racconto del loro incontro ha un che di comico: Roy non parla una parola d’italiano, Massari non conosce l’inglese. Ma il linguaggio della passione ha la meglio: il Maestro lo accoglie e Shvartzapel trascorre settimane nel suo laboratorio osservando doverosamente, prendendo appunti e scattando foto, senza mai osare aiutare a realizzarne uno.

Si mette alla prova solo una volta tornato in America e con suo grande stupore, ottiene un risultato che i clienti del locale per cui all’epoca lavora definiscono sublime e “il panettone più leggero, saporito e ricco che abbia mai mangiato”.

Un’offerta destagionalizzata e creativa

Dopodiché arriva l’idea imprenditoriale vincente sul mercato americano: la destagionalizzazione del prodotto: “Ho iniziato a chiedermi perché il panettone non potesse essere venduto 12 mesi all’anno. In fondo, è il prodotto perfetto per contenere sapori e suggestioni diverse, adatte alle diverse stagioni”.

Da qui, la scelta di creare una linea che comprende, oltre al tradizionale, quello al gusto pistacchio-ciliegia e quello banana-arancia-caramello. E poi ci sono le edizioni speciali: per il Ringraziamento prepara versioni come mela-mirtillo e caramello-pecan, oltre al suo best seller, al cioccolato con il fondente Guittard. I numeri crescono esponenzialmente, è il momento di creare una pasticceria con il proprio marchio: nasce così Common Bond, a Houston.

A quel punto arriva il momento di aprirsi al web: la moglie e socia di Roy, Tali Krakowsky, specialista di branding globale, incoraggia il marito a concentrarsi interamente su questo singolo dolce, vendendolo in una pasticceria virtuale piuttosto che in un locale: nasce Panettone from Roy e il tempo, in breve, dà loro ragione. Nel mese di febbraio, Shvartzapel prova a vendere online una versione al lampone-pistacchio-cioccolato al latte. “Panettone per San Valentino? I miei amici chef mi hanno dato del pazzo ma ne hanno venduti quasi 1.000”. E per il Natale i numeri medi si avvicinano alle 5.000 unità.

L’azienda si sta espandendo anche al di fuori del proprio sito web. È iniziata da poco la vendita in Canada e nella stagione natalizia il panettone è disponibile in quantità limitate anche attraverso il portale del grande magazzino Williams-Sonoma online e anche da Mozza2Go a Los Angeles, l’avamposto da asporto di proprietà di Mario Batali, Joe Bastianich e Nancy Silverton. Per il futuro Shvartzapel guarda, ancora una volta, all’Italia: “Il mio sogno? Vendere i miei panettoni a Milano”.

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