Guido Gobino, verso nuove frontiere del cioccolato

Guido Gobino, nome di riferimento per il cioccolato d’autore, ha aperto i suoi punti vendita a Milano e Torino. Nel 2023 mira a un’espansione ancora più ampia attraverso l’e-commerce e l’export all’estero
Guido Gobino, verso nuove frontiere del cioccolato

Impossibile non pensare a Guido Gobino, uno dei primissimi cioccolatieri a diventare imprenditore e a promuovere la cultura del cacao di alta qualità alla portata di tutti, quando si pensa al cioccolato in Italia. Il primo punto vendita Gobino risale al 1995 in via Cagliari a Torino, dove si trovava già la “fabbrica”, come lui stesso la definisce. Il posto più “logico” dove aprire, in un momento in cui il retail va di pari passo all’acquisto presso il luogo dove il prodotto viene effettivamente realizzato. A oggi i locali a Torino sono quattro, compreso il punto vendita all’aeroporto di Caselle, e nel 2010 è arrivato anche l’approdo a Milano in corso Garibaldi, raddoppiato nel 2019 in corso Magenta e completato con la gestione di Armani Dolci in via Manzoni.

DA TORINO A MILANO

Il cioccolato regna sempre sovrano, ma a Milano si è fatto accompagnare anche da una proposta di pasticceria orientata verso la croissanterie (in corso Magenta) e caffetteria (in corso Garibaldi). L’offerta di Gobino va infatti nella direzione di un consumatore amante e conoscitore del cioccolato, un cultore della materia che sappia apprezzare un lavoro continuo nella ricerca delle materie prime e nella trasformazione del prodotto per la creazione di nuove ricette da proporre al cliente.

Allo stesso tempo, l’apertura parallela dell’angolo caffetteria aiuta a incontrare un target che è più attento alla degustazione fine a sé stessa (la cioccolato calda d’inverno, l’accompagnamento del caffè con un cioccolatino), ma che si cerca di coinvolgere in una vera e propria esperienza.

Vogliamo arrivare a un pubblico che non è proprio il nostro – spiega Guido Gobino – ma che lo potrebbe diventare. La somministrazione serve proprio a questo, come porta verso il nostro mondo. Lo vediamo attraverso i social network, curati da mio figlio, in cui osserviamo un incremento della clientela giovane, che si avvicina alla cioccolateria con la cioccolata calda e poi va verso altri prodotti”.

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