Cdp finanzia Luigi Zàini per la tecnologia

L'azienda dolciaria milanese, dopo la conquista dell'ISM Award (prima italiana nella storia), ha ottenuto cinque milioni di euro (con garanzia Sace) da utilizzare per attuare Industria 4.0
Cdp finanzia Luigi Zàini per la tecnologia

Due importanti notizie riguardano la Luigi Zàini spa. L’azienda dolciaria milanese ha conquistato a Colonia – prima italiana nella storia – l’Ism Award. Si tratta di un premio attribuito dal più importante appuntamento fieristico per l’industria dolciaria a livello mondiale a un imprenditore del settore. La consegna del premio al ceo Luigi Zàini è avvenuta il 30 gennaio durante la cena di gala della manifestazione. Sul versante finanziario, sono arrivati cinque milioni di euro da Cdp-Cassa depositi e prestiti con garanzia di Sace. Ovvero un finanziamento che sarà destinato al piano di sviluppo attraverso le linee guida di Industria 4.0.

EMILIA, IL PRODOTTO ICONA

Arriverà quindi un’iniezione di tecnologia per un’azienda ormai consolidata nel panorama dolciario italiano. Fondata nel 1913, Luigi Zàini spa ha superato il secolo di attività ed è rimasta di proprietà familiare. Alla guida oggi c’è Luigi Zàini, esponente di terza generazione e fautore, dalla fine degli anni ’90, dei processi di industrializzazione e internazionalizzazione. I prodotti Luigi Zàini, tra cui spiccano i blocchi di cioccolato da cucina con il fondente extra Emilia (leader di mercato in Italia), sono distribuiti in ottanta nazioni. Ma la produzione è concentrata in Lombardia, negli stabilimenti situati a Milano e Senago, a cui si aggiunge la piattaforma logistica a Pavia. L’occupazione è arrivata a quota 200 dipendenti e il fatturato 2021 ha raggiunto i 72 milioni di euro.

QUARTA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

“Assumere le linee guida del Piano Industria 4.0 e l’innovazione tecnologica che ne consegue è imprescindibile per la competitività di un’impresa come la nostra, sul mercato dal 1913″. Queste le parole del presidente e ceo Luigi Zàini. “In quest’ottica finalizzeremo il finanziamento di 5 milioni all’implementazione tecnologica degli impianti produttivi. In particolare a quelli dedicati alla nostra linea più performante e alle sue estensioni. Oggi viviamo una quarta rivoluzione industriale. Ed è un privilegio che i valori fondativi dell’impresa, nata da mio nonno e guidata oggi da me e mia sorella Antonella, siano tutt’ora attuali sul mercato poiché basati su principi di correttezza e rispetto delle regole e delle persone”.

LA CONQUISTA DELL’AWARD

Nella storia di Ism mai nessuna azienda italiana aveva conquistato il prestigioso Award attribuito dall’organizzazione. Ci è riuscito quest’anno Luigi Zàini. Ism Award 2022 vede dunque il nome dell’imprenditore lombardo entrare a far parte di un albo storico che è composto da grandi colleghi internazionali. Tra questi compaiono i nomi di Hermann Goelitz Rowland Sr. (Jelly Belly, vincitore nel 2014), Felix Richterich (Ricola, 2015), Dylan Lauren (Dylan´s Candy Store, 2018). E poi di Patrick Poirrier (Cémoi), ultimo a conquistare il premio nell’edizione 2020 (l’edizione 2021 non è stata realizzata causa Covid). Il premio è stato assegnato a Luigi Zàini, si legge nella motivazione, ‘per i suoi eccezionali servizi all’industria dei dolci e degli snack’. Zàini, che ha ritirato il premio a Colonia durante la cena di gala della manifestazione, ha commentato: “Sono onorato per questo riconoscimento. Lo dedico a tutte le persone che per la nostra azienda hanno lavorato e lavorano, anche in qualità di partners. La gratitudine va altrettanto ai familiari che ci hanno preceduto nella conduzione e fondazione dell’impresa che porta ancora il loro nome. Ci onoriamo di essere sia i custodi che i promotori della sua crescita”.

OLGA NELLA STORIA

Zàini nasce nel 1913 in via de Cristoforis a Milano come “Fabbrica di Cioccolato, Cacao, Caramelle, Confetture e Affini”. Il fondatore, Luigi Zàini, non si limita alla produzione e affianca l’importazione di prodotti dolciari inglesi. Già dall’inizio, l’azienda si specializza nelle varie declinazioni del cioccolato. Dalle tavolette ai cioccolatini fino ad arrivare al fondente da cucina, che nei primi anni fu chiamato all’inglese, “Block”. Tredici anni dopo la fondazione arriva, per ragioni di spazio il trasferimento in via Imbonati, nel quartiere nord di Dergano. Luigi Zaini scompare prematuramente nel 1938 e la sua eredità fu raccolta dalla moglie Olga, la quale dovette affrontare il periodo più difficile per la storia aziendale. Nel 1943 lo stabilimento fu distrutto da un bombardamento e Olga decise di ricostruirlo immediatamente. Fu l’intuizione giusta, perché grazie a questa decisione la Zàini riprese in fretta l’attività ed evitò le conseguenze della grande svalutazione che sarebbe arrivata di lì a poco.

OMAGGIO ALLA “TATA”

Nel 1955 la conduzione passa alla seconda generazione, rappresentata dai figli di Olga, Vittorio e Piero Zàini. Prima di uscire di scena, Olga Zàini cambia il nome del blocco di cioccolato fondente, già allora bandiera dell’azienda. Lo chiama “Emilia”, in onore della tata che si occupò dei suoi bambini, consentendole di lavorare e di far crescere l’azienda dopo la morte del marito. La seconda generazione consolida il peso della Zàini nel mercato nazionale. Lo fa attraverso nuovi prodotti tra cui il cioccolatino Boero, distribuito nei bar e diventato popolare grazie alle vincite di ulteriori cioccolatini che si potevano ottenere scartando la confezione.

DAL CIOCCOLATO ALLE CARAMELLE FARMACEUTICHE

Con l’ingresso, negli anni Novanta, della terza generazione rappresentata da Luigi Zàini e dalla sorella Antonella (responsabile Legal Affairs), viene potenziata la presenza all’estero dei prodotti. Ma anche curata la modernizzazione dei processi produttivi. Oggi Luigi Zàini spa opera nei canali della grande distribuzione e food service con molte linee di prodotti. Dal mondo cioccolato fino ai prodotti sempre più orientati al benessere del consumatore. Come Choco & Fruit e la linea Crockki raccomandata ai bambini per il suo ridotto contenuto di zucchero e grassi e il ricco apporto di fibre. E si arriva anche alle caramelle. In quest’ultimo ambito, l’azienda può vantare l’autorizzazione a produrre caramelle farmaceutiche, ottenuta dal Ministero della Salute. Due le boutique a marchio, entrambe a Milano. La prima si trova nell’antica sede di via de Cristoforis e la seconda in viale Piave. A queste si aggiungono i tre factory store di Milano in via Imbonati, Senago e Pavia.

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