Domori e Galup salvano Streglio: nasce una “cittadella del cioccolato”

Streglio, l'azienda del torinese famosa per i gianduiotti, è stata acquisita con l'intenzione di salvare sia lo stabilimento di produzione che l'operatività del marchio storico
Domori e Galup salvano Streglio: nasce una “cittadella del cioccolato”

Domori fa squadra con Galup per salvare lo storico marchio piemontese Streglio, fondato a Torino nel 1924 e famoso per i gianduiotti. Nello specifico, Domori, parte del gruppo Illy, ha comprato l’area dello stabilimento di Streglio a Neno (To), che verrà ampliato. Galup invece, con il quale Domori collabora da anni per la realizzazione di panettoni e pandori, ha rilevato il marchio. In questo modo una parte della sua produzione continuerà a essere mantenuta nello stabilimento che verrà rimodernato dalla nuova proprietà. L’investimento, infatti, “nasce con l’intenzione di salvare sia lo stabilimento sia l’operatività del marchio Streglio”, commenta Andrea Macchione, AD di Domori.

L’OPERAZIONE

Streglio è stata fondata nel 1924 e, nel corso degli anni ha subito diversi cambi di proprietà. Tra questi la famiglia Gatta, da cui appunto è stato acquisito lo stabilimento fermo ormai da diversi anni a seguito del fallimento aziendale. L’operazione messa a segno da Domori prevede un investimento di una decina di milioni di euro nell’arco dei prossimi 24 mesi. Così si garantirà all’azienda un’area di 36mila metri quadri di superficie, contro i 12mila attuali, nella quale sorgerà una vera e propria “cittadella del cioccolato”. Il progetto, come spiegato da Macchione, prevede la realizzazione di “un sito industriale bello, efficiente, moderno e che sappia raccontare il mondo del cioccolato in tutto il suo processo, a partire dalla serra con le piante di cacao fino ai laboratori dedicati alla degustazione”.

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