Giovanni Mattina, pastry chef del San Domenico di Imola. Carta dessert.

La carta dei desserts del San Domenico di Imola – Giovanni Mattina

C'è chi torna al San Domenico di Imola solo per il dessert. Ecco perché Giovanni Mattina punta a servire dolci semplici e che mettono a proprio agio il cliente
Giovanni Mattina, pastry chef del San Domenico di Imola. Carta dessert.

Giovanni Mattina, classe 1985, inizia la sua carriera nelle brigate di cucina. Dopo il diploma nel 2004, la sua strada lo porta in Riviera e lì coltiva le prime esperienze, fino a specializzarsi in pasticceria, prima alla Pasticceria Tiffany di Castel San Pietro Terme e poi con gli otto anni, ormai compiuti, nella brigata del San Domenico, che lo fa davvero “sentire a casa”. «La cucina del San Domenico utilizza prodotti freschi e stagionali. L’obiettivo è servire al cliente piatti semplici che lo mettano a suo agio: è una cucina che non ti fa sentire fuori posto, e non è un caso che sia il bistellato più longevo d’Italia. Dal menu di cucina no alla carta dei dessert, la nostra è una proposta di sostanza» specifica Giovanni. Con il 70% circa dei clienti che lo ordina, il dolce è una parte molto importante che influenza il ricordo del pasto. «La carta è composta da sei dolci e una scelta di gelati e sorbetti, che preparo insieme alla collega Giorgia Broglia e che cambiamo quattro volte per seguire la stagionalità: andiamo infatti a modificare il piatto per sfruttarlo nel pieno del suo vigore. Al momento, con il menu estivo, trasmettiamo la freschezza, con le ciliegie, le albicocche di Imola e una proposta che guarda al territorio Italia nel suo insieme, come per esempio il babà al limoncello, con granita e centrifugato di sedano, carota e limone. La torta fiorentina è uno dei must del San Domenico, intoccabile, con cacao amaro e senza uova, non ha parte grassa. Ci sono persone che tornano solo per quella…dopotutto si torna sempre dove si è stati bene» conclude Mattina.

IL SIGNATURE DESSERT: Pesche alla verbena

Pesche cotte sottovuoto con della verbena e sciroppo di zucchero (le pesche vengono cotte in osmosi), cremoso alla mandorla, biscotto croccante alla mandorla, sorbetto alla pesca e a completare un babà inzuppato da un composto di vodka e camomilla.

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La carta dei dessert del San Domenico

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