La passione di Antonio Cannavacciuolo: il gorgonzola

La passione di Antonio Cannavacciuolo: il gorgonzola

Si parla tanto di far ripartire l’economia e spesso ci si dimentica che il settore agroalimentare è la vera ossatura della nostra economia. E’ una affermazione che sembra ovvia, eppure in alcuni momenti sembra che il Parlamento se ne dimentichi. Eppure l’Italia deve molto alle capacità produttive di un settore troppo spesso dimenticato. Ci sono realtà floride, che vogliono crescere. Un esempio? Il gorgonzola, il terzo formaggio italiano più apprezzato. Se è conosciutissima la forma dolce, dai gourmet è assai apprezzata quella piccante. La sua fortuna? E’ un formaggio goloso, con aspetti salutistici da non sottovalutare, poliedrico in cucina. Da qui la scelta del Consorzio per la tutela del formaggio Gorgonzola di arruolare lo chef “pluristellato” Antonio Cannavacciuolo e proclamarlo ambasciatore del gorgonzola. ““Oggi con questa mia collaborazione –esordisce Cannavacciuolo– col Consorzio Gorgonzola si chiude un cerchio iniziato quando avevo 6 anni a Vico Equense dove frequentavo la gelateria “Gabriele” molto particolare perché aveva in un bancone i gelati e in un altro i formaggi e a farla da padrone era proprio il gorgonzola. Ed è da allora che ne vado ghiotto!”. Dopo aver sottolineato di essere uno chef del Sud che ha scelto di promuovere un formaggio del Nord, ha ricordato: Quando  ho cominciato a lavorare a Villa Crespi il primo piatto che ho creato è stato una crema di topinambur con gorgonzola e cioccolato, un piatto che mi ha dato tantissima soddisfazione e con cui ho iniziato a costruire pian piano la mia credibilità”. Antonio ha messo così d’accordo dolce e salato. “E’ facile creare ricette con il gorgonzola perché è un formaggio d’eccellenza, facilmente declinabile. Si presta ad abbinamenti classici, ma anche originali”. Spesso il gorgonzola è considerato un prodotto “proibito”. A smentire questo luogo comune ci pensa il nutrizionista Nicola Sorrentino: “Al contrario, il processo produttivo del gorgonzola richiede tantissima attenzione e solo latte fresco di primissima qualità. Se questi requisiti venissero a mancare non si formerebbero i protagonisti del gorgonzola che sono le muffe e i fermenti lattici. Quindi il gorgonzola è prima di tutto un prodotto sano. Il penicillum , quello che dona al gorgonzola le sue famose striature verdastre, rende questo formaggio molto digeribile, cosa che ancora una volta forse molti non si aspettano. La percentuale dei grassi del gorgonzola non è di molto più alta rispetto a quella degli altri formaggi.  A parità di peso,  contiene meno colesterolo di una coscia di pollo o di una fettina di vitello. E’ quindi un ottimo secondo soprattutto se abbinato magari a delle verdure.“Il gorgonzola, grazie alla triplice fermentazione, non contiene né glutine né lattosio quindi è un prodotto che può essere consumato anche da chi è intollerante ai derivati del latte.  E’ ricchissimo di vitamine B2, B6, B12, importantissime per il sistema nervoso e quello immunitario”.  (M.V.)

 

 

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