A quando la tivù delle chef donne?

A quando la tivù delle chef donne?

Oggi si guarda meno tivù, ma se ne parla ancora tanto, forse troppo. Attaccata da altri media, vive una fase di transizione. Soprattutto in Italia stenta a conquistare un suo ruolo e spesso cade in stereotipi che non rappresentano la società reale. E lo si può dire analizzando telegiornali, talk show, reality. Il linguaggio, la narrazione, la rappresentazione di una finzione (perché la TV è sempre finzione!) che vuole assomigliare alla realtà, i contenuti sono superati. Le donne pagano una concezione maschilista che le vuole sempre “contorno” e mai “piatto forte”, sempre declinato al maschile. Certo non è solo un problema italiano. Secondo l’Osservatorio europeo della rappresentanza di genere, le donne sono meno di un terzo delle persone di cui si parla o che sono intervistate nei tg europei. La Tv ha una grande responsabilità: non replica solo gli stereotipi presenti nella società, ma li crea. Ora è il momento della cucina, tutti vogliono diventare cuochi di successo. Ma ancora una volta la TV cade nello stereotipo e lo alimenta: lo chef deve essere uomo e naturalmente bello (i ritocchini sono ammessi!). Vi ricordo che ci sono anche donne bravissime che creano piatti meravigliosi, quando le rendiamo protagoniste e le facciamo cucinare? – Monica Viani

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