Un centrotavola fa…Natale

Un centrotavola fa…Natale

Non è facile avere un bel centrotavola degno di questo nome, tanto che, per aiutare chi non vuole rinunciarci, esistono corsi dedicati al design della tavola, alle decorazioni gourmet, all’arte del ricevere. I candelabri non vanno più, tolgono la visuale e risultano spesso poco eleganti. Molti locali ricorrono a decorazioni fatte da piccole sculture in pane o realizzate con riso, pasta, caramelle. Certo per realizzarle al meglio, servono manualità e fantasia, oltre che ironia. Con la crisi si impone il riciclo, così non bisogna stupirsi se il centrotavola diventa commestibile. E così di grande successo sono le decorazioni di frutta e verdura che si possono mangiare. Chic è anche il centrotavola con oggetti di recupero, riciclando i servizi della nonna, magari mixandoli con oggetti più moderni e più minimalisti. Abbiamo chiesto qualche suggerimento a Elisabetta Arcari,  responsabile dei corsi tenuti da “Peccati di Gola” (elisabetta.arcari@peccatidigola.info).

Quanto e’ importante oggi sapere preparare una tavola originale?

“Una tavola ben preparata e accattivante è il primo passo per accogliere degli ospiti. Credo che anche un buonissimo piatto per essere apprezzato completamente debba essere “ben presentato”. Non necessariamente servono argenti o porcellane preziose, generalmente basta quello che possiamo trovare in casa, magari le cose dimenticate nella credenza, o qualche pezzo del vecchio servizio della nonna. Tutto quello che abbiamo, unitamente a fiori, verdure può diventare  decorazione”.

Può aiutare a iscriversi a un corso?

“La guida di un esperta è preziosa. Ci insegna come comporre, reinventare, disporre sul tavolo le nostre creazioni. Noi organizziamo regolarmente corsi di cucina e decorazione. Amiamo le contaminazioni, i fiori diventano protagonisti del piatto e le verdure trionfano al centro della nostra tavola, organizziamo buffet come aiuole di un giardino o di un orto”.

Le ultime tendenze per l’addobbo delle tavole?

“Credo che la crisi economica abbia contribuito ad una ricerca di concetti più essenziali, a momenti di riflessione sul valore degli oggetti, sull’uso del riciclo in maniera creativa. Ecco che la tendenza è quella di usare materiale “caldo”, per esempio la lana. Una vecchia sciarpa può essere la partenza per un originale centrotavola su cui poggiare tazzine o bicchieri ripieni di fiori, fasci di erbe legati da fili di lana, carciofi che diventano portacandele e tante altre idee. Nella mia filosofia di cucina la ricerca va verso il verde, verdure, frutta escono dal concetto di essere solo un contorno e diventano protagoniste di piatti gourmet”. Di Monica Viani

Per saperne di più non perdere il numero di gennaio di Dolcesalato

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