Invito a “Il Convento dei Neveri”

Invito a “Il Convento dei Neveri”

Tra le brume della Bassa Bergamasca, lungo la strada che collega Bariano con Romano, sorge il Convento dei Neveri, riconoscibile per il tamburo ed il campanile della chiesa annessa. Qui si trova
il suggestivo ristorante “Il Convento dei Neveri”. In origine la struttura era una cascina di campagna, dove vivevano diverse famiglie di contadini. Durante la ristrutturazione si sono trovati reperti archeologici che denunciavano la presenza di un vero patrimonio archeologico. Con la collaborazione della Sovraintendenza delle Belle Arti si é recuperato un vero patrimonio culturale: un ex Convento di frati Carmelitani del 1480. Il recupero ha previsto la conservazione di tracce di storia antica rielaborate in suggestioni moderne con l’utilizzo di materiali quali il vetro e l’acciaio. Il Convento di Bariano ha una storia molto antica: ubicato dove sorgeva l’antico Vicus Romano Averga, il Convento venne fondato nel 1480 per poi essere soppresso nel 1770. Dopo essere stato venduto all’asta fu adibito a corte rustica e nel 1860, per ampliare lo spazio agricolo, venne demolita la chiesa principale del Convento, denominata S. Maria dé Neveri. Integra è rimasta, invece, l’altra chiesa facente parte della struttura: la chiesa di S. Maria del Carmine. La varietà degli ambienti del Convento consente di allestire diversi incontri anche simultanei, riservando il giardino, i cortili e i loggiati per momenti di convivialità e di break. Il ristorante “Il Convento dei Neveri” è al secondo piano della struttura e si articola con diverse sale. La particolarità della struttura sono 10 celle con una capienza da 2 a 8 posti, dove una volta dormivano i frati, e che attualmente sono state trasformate in piccoli privée in cui è possibile cenare o pranzare. Bella è la Sala delle Allegorie, che ospita 60 persone, arredata con una grande parete lasciata intatta, alle cui pareti sono appesi quadri di epoche successive ma di grande valore artistico. Particolare è il Soppalco, che ospita al massimo 35 persone, una parte del Convento arredata modernamente, che si affaccia sul Salone Romano ubicato al piano terra e dal quale si possono ammirare, grazie alle moderne strutture in vetro e acciaio, le fondamenta e le mura romane alte fino a tredici metri. Il Chiostro, con una capienza di 240 persone, attorniato da un bellissimo porticato e fulcro vitale della antica vita dei monaci, ospita, su richiesta, grandi tavoli per cene e banchetti. Il giardino esterno è un luogo ideale per un aperitivo all’aperto durante le serate estive o in occasioni di matrimoni per il classico taglio della torta nunziale all’aperto. Ma chi è lo chef? Alessandro Salsano, un giovane cuoco che predilige una cucina mediterranea. Di Monica Viani

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