Lettera aperta a…Il pasticciere italiano del futuro che vorrei

Scrivo una dichiarazione d’amore per un pasticciere italiano capace di rappresentare l’arte dolce  italiana nel nostro paese e all’estero. Un pasticciere che ancora non c’è…ma che forse domani…Mi piacerebbe che apparisse all’improvviso, quasi per magia, e che affascinasse tutti per le sue conoscenze, per la sua cultura- non solo professionale- per la sua capacità d’insegnare senza gelosie, senza paure di perdere potere. Da anni si parla di aumentare la cultura, di avviare una formazione  che dia una seria preparazione professionale e la consapevolezza di fare un mestiere in cui occorre maestria. Non solo: il pasticciere porta avanti una tradizione che oggi può essere una professione in grado di sostenere la crisi economica. La consapevolezza deve trasformarsi in realtà. Per fare questo, occorre che emerga una figura nuova, capace di interpretare il cambiamento e di fare gruppo. Un pasticciere che sa condividere i successi e che permette anche ai suoi colleghi di emergere. E’ bello aiutare un giovane a vincere, essendo consapevoli che, a volte, è meglio stare nell’ombra, perché non c’è sempre posto sotto il sole per tutti. Il successo degli altri è parte di te: ecco la grandezza di un vero maestro. Altra grande dote? Saper ammettere gli errori. Le imperfezioni rendono più forti, contribuiscono a creare modelli raggiungibili, soprattutto per i più giovani. Arrivati all’apice di una carriera, bisogna sapersi ritirare: dopo aver tanto dato, è bello ricevere i giusti riconoscimenti. Io aspetto…chissà…magari il sogno si avvera! Monica Viani

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