Le nuove frontiere dello shopping

Le nuove frontiere dello shopping

Al BCIForum, il forum sull’innovazione nei prodotti di panificazione, pasticceria e cioccolato, promosso da Puratos Italia, il 30-31 maggio, a Milano, sono stati presi in considerazione i paradossi alimentari: Futuro/Passato; Tradizione/Innovazione; Artigianale/Industriale; Salute/Indulgenza; Globale/Locale; Sostenibile/Non Sostenibile. Un interessante spunto di riflessione promosso dal Forum è stato offerto dalla descrizione degli scenari futuri rispetto alle diverse modalità di acquisto da parte dei consumatori. Schermi interattivi che permettono di creare prodotti su misura, come ad esempio cesti natalizi, non sono più fantascienza. Esistono già luoghi dove si può sperimentare un futuro ormai alle porte. Così Tescoma Corea del Sud ha realizzato scaffali di supermercato “virtuali”. In metropolitana puoi visionare cartelloni con fotografie di prodotti che, grazie a un QRcode, sono acquistabili immediatamente. Il consumatore fotografa con il cellulare il QRcode, riempie il carrello virtuale e paga con la carta di credito. La spesa è consegnata a domicilio. Così negli Usa, in Russia si possono ordinare pranzi o cene incrociando dati che consentono di formulare il menù preferito. Nello stesso modo si può accedere a promozioni o richiedere invii di campioni gratuiti. La figura del consumatore cambia: non vale più la soddisfazione, ora si devono esaudire i desideri e lo si deve fare in qualsiasi momento. La tecnologia è vissuta come uno strumento che aiuta a scegliere e a condividere esperienze di acquisto. Il passaggio dal reale al virtuale, e viceversa, è ormai un dato di fatto. Il virtuale aiuta a veicolare i prodotti e a creare comunità tra le persone che hanno condiviso la medesima esperienza. Il “mi piace” è un’esperienza quotidiana che decide spesso le sorti di un brand. La condivisione è ricercata, dà il senso di appartenenza. Le epoche cambiano- e velocemente- così il consumatore non vuole più essere spettatore, ma vuole sperimentare, condividere. E la tecnologia lo aiuta in questa nuova esperienza. Il punto vendita non sparisce, ma si trasforma in un palcoscenico. Ma attenzione può anche trasformarsi in campo di battaglia. Agli artigiani non resta che accettare la sfida, almeno proviamoci! Monica Viani

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