Brazzale:qualità, salubrità e impegno verso l’ecosostenibilità

Brazzale:qualità, salubrità e impegno verso l’ecosostenibilità
Una conferenza stampa, organizzata da Brazzale al Four  Seasons di Milano, è stata l’occasione per fare conoscere l’impegno dell’azienda verso la qualità e la salubrità nel rispetto dell’ecosostenibilità. Le filiere Gran Moravia e Verena hanno ottenuto la certificazione di rintracciabilità della filiera agroalimentare secondo la norma UNI EN ISO 22005:2008 dall’ente indipendente di certificazione DNV Business Assurance.  
Storia di un successo
La famiglia Brazzale rappresenta la più antica impresa italiana del settore del latte, un’attività ininterrotta da otto generazioni. L’impresa nasce sull’altopiano di Asiago nel ‘500, alla fine del ‘700 la famiglia Brazzale esercitava il commercio del burro e dei formaggi tra le malghe asiaghesi e la pianura vicentina. Alla fine del XIX secolo Giovanni Maria Brazzale scende in pianura a Zané, vicino a Thiene, dove la famiglia realizza il primo burrificio industriale subito dopo la Prima Guerra Mondiale. Tra gli anni ’20 e ’30  nasce il marchio Burro delle Alpi. Tra il ’40 e il’50 Giovanni Maria Brazzale inizia la produzione pionieristica del formaggio grana nelle pianure vicentine, a Camisano Vicentino. Nel 2000 il gruppo lancia un progetto in Moravia, regione agricola della Repubblica ceca,  dove si trovano grandi disponibilità di terreni, aziende agricole di altissimo livello e condizioni climatiche particolarmente propizie. Lo scopo è dar vita ad una impresa che esprima il meglio della tradizione casearia italiana attraverso l’applicazione ai fornitori di rigorosi disciplinari di produzione, sul modello da tempo realizzato in Italia.  Nel 2003 nasce Gran Moravia, formaggio tradizionale a lunga stagionatura che rappresenta oggi la più valida alternativa ai formaggi grana D.O.P. Grana Padano e Parmigiano Reggiano.
Nel 2007 nasce Verena il formaggio a pasta pressata prodotto con latte di montagna, che deriva dalla tradizione dei formaggi prodotti nelle malghe degli altopiani di Asiago, dove per secoli ha operato la famiglia Brazzale.
“Gran Moravia”, un formaggio europeo
L’obiettivo Gran Moravia era quello di produrre un formaggio che rispettasse il rapporto uomo/natura, offrendo prodotti buoni, sani e con un ottimo prezzo. Il Gran Moravia rappresenta, come ha sottolineato, Roberto Brazzale, presidente della società capogruppo, “una evoluzione che racchiude una tradizione secolare”. Perché la certificazione? “Per rispondere a tre esigenze: rispondere all’esigenza di voler migliorare, voler fare verificare da un ente terzo il raggiungimento dell’obiettivo e garantire il consumatore”. Per Massimo Berlin, Direttore Generale di DNV Business Assurance in  Italia: “la certificazione trasferisce fiducia e chi è consapevole di produrre qualità spesso lo vuole comunicare facendolo certificare da un ente che assicuri trasparenza. Oggi il consumatore è esigente, attento non solo alla qualità del prodotto, ma anche al rispetto dei temi etici e del rispetto dell’ambiente”. Non può non suscitare una piccola discussione il fatto che un’azienda agroalimentare italiana  decida di produrre all’estero. Roberto Brazzale non ha esitazioni:“Noi facciamo da sempre il medesimo lavoro, traducendo in chiave moderna la tradizione. Non vogliamo assolutamente  abbandonare la nostra origine, tanto che le uniche lingue che utilizziamo sono l’italiano e il ceco. Noi abbiamo scelto di dare un nome che indicasse chiaramente la provenienza del prodotto. L’Italia è un paese deficitario dal punto di vista della produzione di materie prime, avendo scelto la via dell’industrializzazione. In più noi apparteniamo ad una generazione che crede nell’Europa e il nostro prodotto interpreta il desiderio di fare un prodotto europeo. Noi siamo favorevoli  alla difesa della tipicità italiana, tanto da essere d’accordo di rendere obbligatorio la dicitura che indichi la provenienza delle materie prime. Ribadisco noi rispettiamo le norme, la lealtà del commercio e i nostri concorrenti”.

 

Per quanto concerne Gran Moravia, Brazzale è stata valutata rispetto a 4 obiettivi di filiera, che ora la certificazione rende trasparenti e controllati da parte di un qualificato ente terzo:
•        la dotazione di almeno 5 ha. di terreno per ogni capo bovino in lattazione;
•        la stabulazione libera con cuccette individuali per oltre il 90% del bestiame allevato;
•        un carico di nitrati per ettaro sette volte inferiore rispetto ai limiti comunitari;
•        un limite dieci volte più restrittivo di quello di legge in ordine alla presenza nel latte alla stalla di aflatossine naturali dei foraggi, valori così bassi da renderle del tutto assenti nel prodotto finito.
Brazzale, main sponsor di Cheese
Brazzale è main sponsor dell’ottava edizione di Cheese, a Bra dal  16 al 19 settembre 2011.

© Riproduzione riservata