Il decalogo per la consegna a domicilio

Il decalogo per la consegna a domicilio

Come regolarsi con il servizio di consegna a domicilio? Rispondono Fipe e AssoDelivery

Come noto, fino al 25 marzo, tra le attività sospese dai DPCM degli scorsi giorni vi sono i servizi di ristorazione, bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie, ossia tutte quelle ricomprese nel Codice Ateco 56. Rimane consentita la consegna a domicilio nel rispetto delle norme sanitarie per il confezionamento e il trasporto.

A tal proposito Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) e AssoDelivery (l’associazione degli operatori del delivery) hanno concordato un decalogo delle buone pratiche da rispettare per svolgere con in sicurezza il servizio di consegna a domicilio. Ve li riportiamo di seguito.

LE PRATICHE DA SEGUIRE

● Tutti devono seguire scrupolosamente le raccomandazioni del Ministero della Salute.
● I ristoratori mettono a disposizione del proprio personale prodotti igienizzanti, assicurandosi del loro utilizzo tutte le volte che ne occorra la necessità e raccomandano di mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro nello svolgimento di tutte le attività.
● I ristoratori definiscono delle aree destinate al ritiro del cibo preparato per le quali osservano procedure di pulizia e igienizzazione straordinarie. Queste aree devono essere separate dai locali destinati alla preparazione del cibo.
● Il ritiro del cibo preparato e la relativa consegna avviene assicurando la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro e l’assenza di contatto diretto.
● Il cibo preparato viene chiuso in appositi contenitori (o sacchetti) tramite adesivi chiudi-sacchetto, graffette o altro, per assicurarne la massima protezione.
● Il cibo preparato viene riposto immediatamente negli zaini termici o nei contenitori per il trasporto che devono essere mantenuti puliti con prodotti igienizzanti, per assicurare il mantenimento dei requisiti di sicurezza alimentare.
● La consegna del cibo preparato avviene assicurando la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro e l’assenza di contatto diretto.
● Chiunque presenti sintomi simili all’influenza resti a casa, sospenda l’attività lavorativa, non si rechi al pronto soccorso, ma contatti il medico di medicina generale o le autorità sanitarie.

Alcuni ristoratori hanno messo a punto di loro iniziativa, un protocollo di sicurezza per gestire la consegna, sia per tutelare i loro dipendenti, sia per garantire il cliente. In primis, per evitare qualsiasi tipo di contatto nella fase di pagamento tra l’operatore e il cliente. Ne hanno parlato in una diretta web di Ristoratore Top, Lorenzo Ferrari insieme ai titolari di Brasserie e Tablà, Gabrio Tessarin e Daniele Schiavi, i quali nei loro locali, comunicano via telefono al cliente la cifra da pagare in contanti in un sacchetto chiuso. Nel caso in cui il cliente non abbia il denaro contato informa il locale, che a sua volta gli farà trovare il resto in un sacchetto chiuso.

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