Primo piano di un panettone artigianale, simbolo del Natale 2025.

Panettoni superfood: il Natale 2025 secondo l’Osservatorio Sigep

Crescono i dessert fuori casa e il panettone si trasforma in un simbolo di creatività contemporanea: farine integrali, ingredienti superfood, colori naturali e persino versioni personalizzabili raccontano un Natale 2025 in cui l’artigianalità evolve, incontrando nuovi gusti, nuovi rituali e un pubblico sempre più curioso
Primo piano di un panettone artigianale, simbolo del Natale 2025.

Il Natale 2025 porta con sé un’ondata di creatività. A rivelarlo è l’Osservatorio Sigep Natale, l’indagine annuale con cui Italian Exhibition Group anticipa le tendenze del settore in vista di Sigep – The World Expo for Foodservice Excellence, alla Fiera di Rimini dal 16 al 20 gennaio 2026. Nonostante una lieve flessione delle visite nel fuori casa, il dolce continua a brillare. In Europa sono stati consumati 3,2 miliardi di dessert, un incremento del 6%, mentre l’Italia cresce del 2,3%.

“Negli ultimi dodici mesi, nei cinque principali Paesi europei, sono stati consumati 3,2 miliardi di dessert fuori casa. La categoria cresce del 6% in Europa e in Italia registra un +2,3%, a conferma che il dessert resta un piacere irrinunciabile, anche in un contesto di economie più prudenti”, osserva Matteo Figura, direttore Foodservice di Circana Italia.

Panettone artigianale e nuove ispirazioni creative

A trainare il Natale non è soltanto la tradizione, ma l’evoluzione del panettone artigianale. Secondo Luigi Biasetto, maestro AMPI e Relais Dessert, la domanda è in forte crescita: “Nonostante il minor potere d’acquisto, il dolce resta un rifugio. A ottobre ‘25 si è registrato un +28% sui lievitati rispetto al‘24 e all’estero i risultati sono straordinari: +28% a Parigi, +40% a New York, +80% a Hong Kong. Per il Natale 2025 presentiamo un panettone ‘superfood’ con farina integrale, semi, miele al timo e curcuma, insieme a una versione con ricotta, fichi e noci perfezionata attraverso lunghi test di invecchiamento”.

Sulla stessa linea, Marta Boccanera, vicepresidente APEI, racconta un panettone inedito e scenografico, la versione viola: “L’aumento del costo delle materie prime, soprattutto del cioccolato, non ci aiuta, ma le persone continuano a cercare prodotti unici e sorprendenti. Per questo Natale abbiamo creato un panettone viola con farina integrale ricca di antociani (pigmenti naturali che si trovano in frutti e fiori), arricchito da un cremino al pistacchio e fragoline. Innovare mantenendo alta la qualità è la chiave, senza farsi tentare dalle occasioni dell’ultimo momento”.

Il panettone oltre la tradizione

Dal mercato spagnolo arriva la testimonianza di José Miguel Moreno, presidente della Confederación Española de Pastelería, che osserva: “Il consumo natalizio si allunga e cresce la richiesta di prodotti da forno: il panettone è sempre più apprezzato e la variante al pistacchio è la più richiesta. Le famiglie acquistano in anticipo e aumentano gli ordini online, che stanno cambiando la stagionalità del nostro settore”.

Dagli Stati Uniti, uno dei pasticceri più influenti al mondo, Antonio Bachour, evidenzia una pasticceria che ritorna ai sapori autentici: “Le tendenze natalizie mostrano un ritorno ai sapori della tradizione, reinterpretati con tecniche moderne. I consumatori cercano gusti nitidi, texture leggere e presentazioni curate. Per il Natale 2025 lavoriamo su dolci che uniscono eleganza e memoria, come il tronchetto Golden Hour con castagna, miso-caramello e agrumi speziati, accanto a proposte che rileggono i classici con pralinato, cioccolato fondente, cranberry e frutta secca tostata”.

A completare la geografia delle tendenze, la voce della giovane pasticciera riminese Denise Vagni, che descrive un panettone sempre più “esperienziale”: “La tendenza di quest’anno vede il panettone evolversi in un dessert più ricco e coinvolgente, capace di offrire un’esperienza multisensoriale. I clienti amano personalizzare la fetta con la sac à poche servita a parte e riempita con cremino di pistacchio, di nocciola o caramello salato: un gesto semplice che trasforma la degustazione e porta la tradizione in una dimensione più interattiva e creativa”.

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