Rivoire, lo storico marchio fondato a Firenze nel 1872 come fabbrica di cioccolato, ha inaugurato ufficialmente la sua terza sede in Italia, Rivoire Venezia, segnando un nuovo, sorprendente capitolo di un percorso che unisce qualità e ospitalità. Il nuovo concept lagunare si sviluppa su circa 600 mq, ricavati da un ex teatro, e introduce per la prima volta nel menù Rivoire la pizza gourmet, pur mantenendo le sue radici dolci. Questa apertura, annunciata il 16 Settembre 2025, rappresenta la terza tappa del viaggio del marchio, dopo Firenze e Milano.
Rivoire Venezia: la terza tappa di un viaggio tra eccellenza e innovazione
Rivoire è un nome che affonda le sue radici nel cuore di Firenze, dove fu fondato nel 1872 in Piazza della Signoria, evolvendo da fabbrica di cioccolato a rinomato ristorante e caffè, simbolo dell’eleganza. Dopo l’approdo a Milano, il marchio ha scelto Venezia per la sua nuova sede, una città che, analogamente a Firenze, ha plasmato l’identità culturale e artistica del Paese. Questa espansione testimonia la volontà del marchio di continuare a crescere, pur restando fedele alla sua anima, con uno sguardo che, come afferma la maison, è “sempre rivolto in avanti”. La città lagunare non è l’ultima ambizione; Rivoire guarda con desiderio anche a Roma, sebbene al momento questa resti un’aspirazione non ancora definita.
Un gioiello architettonico, tra Campo Manin e Rialto
Rivoire Venezia si presenta come un luogo iconico, situato tra Campo Manin e Campo Sant’Angelo, a pochi passi dal celebre Ponte di Rialto. Lo spazio sorge all’interno di un ex teatro veneziano, restaurato con cura. L’offerta gastronomica si articola su più livelli, pensati per accogliere sia turisti che residenti:
Piano Terra: Un ambiente informale e spontaneo accoglie i visitatori con proposte veloci come cicchetti, caffetteria e piatti d’asporto. Una suggestiva balconata è perfetta per godersi un cocktail al tramonto, affacciati sul canale e accompagnati dal passaggio delle tipiche gondole.
Piano Nobile: Questo spazio, luminoso e affacciato sul canale, offre piatti selezionati, che spaziano dalla tradizione veneziana e non, con un’esperienza sensoriale unica. L’ambiente è caratterizzato da dettagli di design come l’onice rosa, lampadari di Murano e graffiti di ispirazione rinascimentale. Le ampie vetrate a tutta altezza permettono una visione diretta e godibile sull’autentico quartiere veneziano e sulla vita lagunare.
L’innovazione culinaria: pizza e forno a legna
Un significativo elemento di evoluzione è l’introduzione della pizza nel menù di Rivoire, una proposta inedita per il marchio. La carta della pizza gourmet è curata dallo chef Marco Manzi. Tra le specialità più innovative si trova la Pizza Rivoire al cacao, un chiaro omaggio alle radici di fabbrica di cioccolato del brand.
Per garantire l’eccellenza di questa nuova offerta, Rivoire Venezia si distingue per essere uno dei pochissimi ristoranti della città a disporre di un vero forno a legna tradizionale. Questo elemento, raro e prezioso a Venezia, assicura una pizza dal sapore autentico e inconfondibile.
Il tocco ironico e il cocktail bar panoramico
L’esperienza offerta da Rivoire Venezia è descritta come immersiva e indimenticabile, combinando architettura raffinata e un tocco d’ironia.
Al secondo piano della struttura si trova un terrazzo esclusivo di 60 mq, che ospita un cocktail bar panoramico. Questo spazio è l’ideale per l’aperitivo o per trasformare l’attesa del tavolo in un momento di piacere e stile. L’ambiente è reso giocoso e inaspettato grazie alla presenza di dinosauri nascosti tra i cespugli e le piante rigogliose, che sorprendono gli ospiti.
L’obiettivo di Rivoire è creare un luogo dove la grande tradizione dell’ospitalità italiana incontra il gusto contemporaneo per l’estetica e l’esperienza. Il servizio è affidato a “professionisti sorridenti e competenti”, garantendo un’accoglienza autentica e una proposta unica, pensata per sorprendere anche chi crede di aver già visto tutto. L’intera esperienza è concepita non solo come un pasto, ma come un “piccolo viaggio sensoriale” nella cultura dell’accoglienza.