In Lombardia si vuole tutelare la figura del panificatore. Come? Attraverso un osservatorio regionale di settore e un organismo di rappresentanza dei lavoratori che che stimoli la formazione permanente e che si muova in favore dell’apprendistato. I panificatori lombardi sono i primi in Italia a godere di un ente bilaterale: da una parte Fai, Flai e Uila regionali, dall’altra Fippa Federpanificatori, Assipan Confcommercio e Fiesa Confesercenti. L’obiettivo è coinvolgere circa 20.000 panificatori grazie al principio delle contrattualizzazioni delle prestazioni. l’Ebipal nasce per coinvolgere tutte le parti a cooperare per lo sviluppo dell’intero settore dell’Arte Bianca, La nascita dell’ente fa seguito all’attuazione del contratto integrativo regionale firmato lo scorso gennaio. La possibilità di accrescere nuove funzioni dell’Ebipal è offerta dall’innalzamento della contribuzione ,definita contrattualmente, del 2,05 sul monte salari, di cui lo 0,50 a carico dei lavoratori. Alcune prestazioni dell’Ebipal saranno mutualizzate in modo che parte degli oneri a carico delle aziende saranno sostenuti dallo stesso ente. I lavoratori potranno ancora aderire ai fondi Alifond, ma grazie all’Ebipal, l’azienda può avere un contributo dell’1,2% dell’imponibile. L’onere è abbattuto per via della mutualità e per favorire la cultura della previdenza integrativa. Le aziende associate all’Ebipal potranno poi avere il recupero dei costi di integrazione per malattia e infortunio. La bilateralità, che deriva dal contratto collettivo, riguarda tutte le aziende del settore. C0sì dal primo ottobre, per chi non è associato all’Ebipal, scatta l’obbligo di dare a ciascun lavoratore 25 euro lordi in più per ciascuna mensilità.. Chi rispetta tutti gli aspetti contrattuali ha diritto a una forma di detassazione. M. Viani
Panificatori lombardi: più formazione
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