Guida Michelin 2026 a Parma: gastronomia stellata. Teatro Regio con targa Michelin rossa. Ristoranti stellati.

Guida Michelin 2026: Parma al centro della gastronomia stellata

Al Teatro Regio la presentazione della 71° edizione della Guida Michelin: due nuovi ristoranti a due stelle e un nuovo tre stelle, Bib Gourmand e premi speciali per l'olimpo dell'alta cucina
Guida Michelin 2026 a Parma: gastronomia stellata. Teatro Regio con targa Michelin rossa. Ristoranti stellati.

La presentazione della Guida Michelin Italia 2026 si è tenuta il 19 novembre scorso, mettendo ancora una volta la città di Parma al centro della scena gastronomica internazionale. Il prestigioso Teatro Regio ha ospitato la cerimonia, l’appuntamento più atteso dell’anno per chef, ristoratori e appassionati del settore culinario per scoprire in diretta i premi per l’olimpo dell’alta cucina. Nel corso dell’evento sono state svelate tutte le novità della “Rossa”, dalle nuove assegnazioni di stelle ai numerosi premi speciali. Inoltre, è stata comunicata l’intera lista dei Bib Gourmand 2026, di cui Michelin aveva comunicato soltanto i nuovi ingressi fino a quel momento.

La presentazione, giunta alla sua 71ª edizione, si è svolta in un clima di grande attesa e poche indiscrezioni trapelate. Novità significativa per gli addetti ai lavori è stata la presenza sul palco di Josephine Di Chiara, la nuova Responsabile della Comunicazione Michelin, che ha affiancato lo staff nella presentazione ufficiale.

I riconoscimenti più ambiti: le stelle

Momento clou dell’evento, l’annuncio delle tanto attese nuove stelle Michelin.

Per le 3 Stelle Michelin, tutti i 14 ristoranti che in Italia già vantavano il riconoscimento, le conservarono anche per l’edizione 2026 della guida. Tra questi La Pergola, Villa Crespi, Osteria Francescana ed Enoteca Pinchiorri. A questo gruppo elitario si aggiunge Michelangelo Mammoliti con il ristorante La Rei Natura by Michelangelo Mammoliti.

Per le 2 Stelle Michelin, soltanto due ristoranti sono riusciti a scalare la classifica in questa edizione: Famiglia Rana, guidato dallo chef Francesco Sodano e I Tenerumi, sotto la guida dello chef Davide Guidara.

Per 1 Stella Michelin, ecco svelato l’elenco completo dei nuovi ristoranti che entrano nell’Olimpo dell’alta cucina. Tra i vincitori si annoverarono: Porcino (Marco Verginer), Capogiro (Pasquale D’Ambrosio), Luca’s by Paulo Airaudo (Tommaso Querini e Olivia Cappelletti), Sciabola (Alessandro Ferrarini), Cavallino (Riccardo Forapani e Virginia Cattaneo), Senso Alfio Ghezzi by Garda Lake (Alfio Ghezzi), Cracco Portofino (Mattia Pecis), Al Madrigale | Nuova Cucina Rurale (Gianmarco Bianchi).

I premi speciali e le stelle verdi

Annunciati anche i premi speciali, che valorizzarono diversi aspetti dell’ospitalità e della sostenibilità.

Tra i Premi di Sala e Sommellerie, il Michelin Service Award 2026 è stato assegnato a Giulia Tavolaro del Maxi di Vico Equense. Per il settore vino, il Michelin Sommelier Award 2026 è stato attribuito a Ivana Capraro del Castel Fine Dining di Tirolo.

L’importante riconoscimento del Michelin Mentor Chef Award è stato assegnato a Heinz Beck. Il vincitore della categoria Young Chef Award è Mattia Pecis di Cracco Portofino. Per la prima volta in Italia è stato attribuito anche lo Special Opening of the Year Award, dedicato a chi, pur aperto da poco, aveva saputo imporsi. A vincerlo è stato Gianmarco Bianchi con Al Madrigale | Nuova Cucina Rurale a Tivoli.

Le Stelle Verdi per la Sostenibilità sono state attribuite ad un totale di cinque ristoranti. I vincitori e i relativi chef: Ca’ Matilde (Andrea Incerti Vezzani), Johannas (Tina Marcelli), Kircherhof (Schmidl Wolfgang), Une (Giulio Gigli), La Bursch (Erica Gotta).

Focus dessert: il premio Dallagiovanna

La giornata di presentazione è partita simbolicamente dal dolce. Il riconoscimento Passion Dessert, sostenuto da Molino Dallagiovanna, ha premiato l’alta qualità delle esperienze dolciarie offerte ai clienti. Gli otto ristoranti premiati provengono da diverse regioni della penisola, tra cui Basilicata, Piemonte, Lombardia, Alto Adige, Campania, e Sicilia.

Tra i vincitori del Passion Dessert figurano: Quattro Passi (Fabrizio Mellino), il tristellato campano; Senso Alfio Ghezzi by Garda Lake (Alfio Ghezzi); La Villa (Vito Sonnessa), ristorante di Melfi (Basilicata); Unforgettable (Sabrina Stravato); Alpenroyal Gourmet (Mario Porcelli); Sapio (Alessandro Ingiulla) a Catania, che fu il primo ristorante stellato della città etnea; Manna (Matteo Fronduti).

L’evento al Teatro Regio si è così concluso, tra momenti di tensione e gioia, sancendo il successo della città di Parma come palcoscenico per la gastronomia d’eccellenza. Molto più di una semplice assegnazione di punteggi annuale, ma un vero e proprio quadro completo dell’eccellenza e dell’innovazione gastronomica nazionale. Dalla sostenibilità alla maestria in sala e la passione per il dolce, fino all’incoronazione di nuove vette. Un crocevia dove vengono celebrate, in un clima di grande attesa, le ambizioni, le conferme e le nuove direzioni intraprese dall’alta cucina italiana.

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