Luca Api, giovane talento dei grandi lievitati. Dolcesalato Power List 2025. Panettone artigianale.

Luca Api

Pasticceria Silvana _ Ostra (AN)
Luca Api, giovane talento dei grandi lievitati. Dolcesalato Power List 2025. Panettone artigianale.
Classe1992
Titolare o contitolare?si
Esperienza nel settore15 anni
Web/social aziendaPersonale  : @lucaapipasticcere
Aziendale : @lucaapidolceriecontemporanee
Segni particolariCurioso, legato alle sue radici
Progetti futuriDiventare quello che oggi è il mio Maestro: un grande lievitista per poter poi creare una mia pAmpliare la produzione di lievitati contemporanei, creare uno spazio dedicato alle fermentazioni naturali. Aprire una scuola-laboratorio
MottoCerco ogni giorno di superare me stesso: il mio obiettivo non è fare dolci perfetti, ma creare emozioni che durano

Non è stato un lampo improvviso, ma un lento riconoscimento: la consapevolezza che il luogo in cui si sentiva davvero a casa era quel laboratorio che lo ha visto crescere. A quindici anni Luca Api era già lì, tra profumi di burro e impasti, attratto da un mestiere che mescola disciplina e immaginazione. “Fin dai primi ricordi ho percepito che quel mondo mi apparteneva“, racconta. La sua formazione nasce in bottega e si affina attraverso studi mirati, corsi e incontri fondamentali, come quello con Rolando Morandin, che gli trasmette il rigore del metodo e l’amore per la fermentazione naturale.

I grandi lievitati diventano presto il suo terreno di sperimentazione preferito: un universo vivo, capace di reagire e cambiare, che lo costringe all’ascolto, “il loro linguaggio mi affascina perché è in continua evoluzione”. Anni di viaggi, degustazioni e ricerca sensoriale lo portano a costruire una visione personale: equilibrio aromatico, identità chiara, rispetto per la materia prima e un’estetica contemporanea.

Il suo percorso trova conferme importanti. L’8º posto al Mastro Panettone con il Panettone alla Gianduia segna un punto di svolta: quel prodotto diventa la sua firma riconoscibile, “chi lo assaggia capisce subito il mio stile“. Un panettone che incarna ciò che per lui è essenziale: tecnica, materia d’eccellenza, pulizia gustativa.

La scelta del mestiere non è stata automatica, nonostante la storia familiare, ma una decisione consapevole, maturata osservando la ricchezza umana che abita la pasticceria. “Le persone, le mani, le storie, la dedizione… è questo che mi ha fatto innamorare”, dice.

Nel suo agire, il territorio marchigiano non è uno sfondo, ma radice viva. Ogni prodotto nasce da ingredienti identitari reinterpretati con sensibilità moderna, in una ricerca continua di autenticità. Valorizzare le Marche, per Luca, significa raccontarle senza retorica, lasciando che siano i sapori a parlare.

Nei lievitati trova il suo dialogo più intimo: «sono una forma di vita. Non li comandi, li ascolti». Le sue sperimentazioni puntano su nuove tecniche di gestione del lievito madre, sulla riduzione degli zuccheri senza perdere struttura, sulle contaminazioni con la pasticceria moderna. L’obiettivo resta lo stesso: dare ai grandi lievitati una voce contemporanea e leggibile, conservando la loro anima tradizionale. Perché, alla fine, ogni creazione deve saper raccontare una storia e lasciare un’emozione.

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