| Classe | 1997 |
| Titolare o contitolare? | contitolare |
| Esperienza nel settore | terza generazione della sua famiglia di panificatori |
| Web/social azienda | azienda: @bakeryanastasio personale: @la_bottega_del_lievito |
| Segni particolari | Determinazione e tanta voglia di imparare e migliorare |
| Progetti futuri | Continuare a lavorare con passione portando avanti la tradizione di famiglia con continua innovazione |
| Motto | Credo nel valore del tempo, della pazienza e della cura: come un impasto che lievita, anche io cresco con costanza e determinazione |
“Ci sono mestieri che si scelgono e mestieri che, semplicemente, ti crescono addosso”. Per Davide Marchesi il pane e i lievitati sono stati questo: un richiamo antico, nato tra le mani di suo nonno, dentro il laboratorio di famiglia dove da bambino entrava in punta di piedi. “Mi ricordo quando sgattaiolavo per aiutarlo a sfornare. Il forno era talmente grande che dovevo salire su una sedia per arrivare alla bocca più alta“. È lì, nelle estati passate a giocare tra impasti e sacchi di farina, che si accende una passione destinata a diventare la sua direzione naturale.
La formazione scolastica non aveva previsto tutto questo: Davide studia ragioneria, ma la sua vera educazione avviene in laboratorio. Prima sotto la guida del nonno e dello zio, “mi hanno insegnato le basi e i trucchi del mestiere“, poi attraverso corsi e libri di testo, in un percorso di studio costante e autodidatta che affianca all’esperienza quotidiana. “Mio nonno è stato la persona che più mi ha ispirato e motivato: è grazie a lui se oggi faccio questo lavoro”, dice senza esitazioni.
Il rapporto con i lievitati è fatto di cura e stupore. Davide ama l’essenzialità di un impasto che prende vita da pochi ingredienti, trasformandosi in forme e consistenze sempre nuove. “Mi piace l’idea di accudire il mio lievito madre, capirne lo stato di salute, tenerlo attivo e pronto per nuove creazioni”. Le sue sono lavorazioni che rispettano la tradizione, ma non rinunciano a guardare avanti: intrecci di materie prime, processi studiati per valorizzare ogni sfumatura aromatica, sperimentazioni che cercano equilibrio e delicatezza.
Oggi, al Panificio Anastasio, Davide porta avanti non solo un mestiere, ma un’eredità affettiva e culturale. Quel bambino che saliva su una sedia per arrivare al forno più alto è diventato il custode di un sapere che evolve senza perdere le radici: “quel divertimento è diventato la mia passione più grande”. E ogni pane, o panettone, sfornato è un modo per onorare una storia di famiglia che continua a lievitare, giorno dopo giorno.