| Classe | 1994 |
| Titolare o contitolare? | no |
| Esperienza nel settore | 10 anni |
| Web/social azienda | IG: @andreamarzo_pasticcere |
| Segni particolari | Ha lavorato in diversi contesti che riguardano i lievitati: dal laboratorio di famiglia alle pasticcerie dei grandi maestri, fino all’attuale esperienza di consulenza |
| Progetti futuri | Continuare e crescere, formarsi e innovare nel settore. Nel breve, punta a entrare in AMPI come Maestro, al fine di diventare un punto di riferimento nell’ambito lievitazione |
| Motto | Credo nella forza della tradizione, ma anche nella possibilità di innovarla con consapevolezza |
Il percorso di Andrea Marzo nel mondo della lievitazione affonda le sue radici nella pasticceria di famiglia, luogo in cui ha trascorso l’infanzia tra profumi di forno e impasti in fermento. “Sono cresciuto guardando lievitare il pane e i dolci: è lì che ho capito quanto questo mondo potesse affascinarmi”, racconta. A 18 anni sente però il bisogno di mettersi alla prova altrove, per scoprire cosa ci sia oltre le mura dell’attività di casa e per confrontarsi con metodi, Maestri e visioni differenti. Il primo grande banco di prova arriva nel 2017, quando partecipa al Campionato Juniores di pasticceria e per prepararsi decide di trasferirsi a Erbusco, alla pasticceria Da Roberto, “per essere più vicino al mio compagno di squadra, Manuel Cortinovis, e allo stesso tempo imparare dai migliori”, spiega.
Successivamente trascorre un anno al fianco di Alessandro Dalmasso e infine decide di uscire dal laboratorio per dedicarsi al “desiderio di approfondire gli aspetti tecnici e scientifici dell’arte bianca”. Approda così in Eurovo, dove contribuisce allo sviluppo un prodotto specifico per la produzione di grandi lievitati, un progetto presentato a Sigep 2025 e che gli permette di unire pratica, studio e innovazione. Nel 2024 partecipa anche alla Coppa del Mondo del Panettone al Cioccolato e intanto coltiva un’ambizione chiara: diventare, entro dieci anni, un punto di riferimento nel mondo della lievitazione.
Nel breve periodo, invece, mira a entrare ufficialmente in AMPI come Maestro, dopo aver sostenuto quest’anno l’esame Juniores con una tesi dedicata all’importanza del tuorlo nei lievitati. “Credo nella forza della tradizione, ma anche nella possibilità di innovarla con consapevolezza”, dice. Attualmente studia con dedizione i grandi classici – in particolare il panettone tradizionale – e lavora come consulente, aiutando professionisti e lavoratori a trovare la combinazione ideale per le loro esigenze tecniche e produttive. “Ogni ricetta è un equilibrio delicato: il mio compito è interpretare la visione del cliente e trasformarla in un risultato concreto”, specifica.
La comunicazione è per lui un mezzo molto importante e per questo motivo cerca momenti di scambio con colleghi e professionisti, mentre “devo sicuramente migliorare la parte social, che oggi è fondamentale, ma che sto ancora trascurando”, conclude.