L’Alchimia del Dolce e del Salato: il libro dei maestri Gatti e Parenti

L’Alchimia del Dolce e del Salato: il libro dei maestri Gatti e Parenti

Da una solida amicizia, un'opera a quattro mani tra panificazione e pasticceria. L'Alchimia del Dolce e del Salato dei maestri Gatti e Parenti
L’Alchimia del Dolce e del Salato: il libro dei maestri Gatti e Parenti

Il mondo della panificazione e della pasticceria si arricchisce di una nuova e significativa opera: “L’Alchimia del Dolce e del Salato”. Un libro nato dall’idea e dalla sincera amicizia di due pilastri del settore, Stefano Gatti e Stefano Parenti, non è solo un manuale tecnico, ma il racconto di un percorso condiviso e di una passione che unisce due maestri, entrambi classe 1962. Un lavoro di scrittura a 4 mani, dove il racconto dei rispettivi percorsi si intreccia alle ricette semplici che danno l’impronta della Toscana vera “terra dove siamo nati e che ci ospita da sempre con calore”. Attraverso queste pagine, i lettori intraprendono un viaggio nell’esplorazione di due arti affini, scoprendo ingredienti e gesti comuni che legano la creazione del pane a quella dei dolci più raffinati.

L’Alchimia di due maestri

Questo libro rappresenta la concretizzazione di un sogno covato per oltre vent’anni dai due maestri. “L’Alchimia del Dolce e del Salato” non è concepito come un punto d’arrivo o una semplice celebrazione di carriere già costellate di successi. Piuttosto, nasce dal profondo desiderio di Stefano Gatti e Stefano Parenti di condividere per la prima volta uno stesso progetto, eseguito a quattro mani, in una perfetta sintonia che solo una lunga e vera amicizia può generare.

Come un impasto ben amalgamato, la loro amicizia ha dato vita a un’opera equilibrata, dove i sapori complementari delle loro esperienze si fondono armoniosamente. Sebbene le loro professioni, panificazione e pasticceria, non siano identiche, sono come “due linee curve che ogni tanto si incrociano”, rivelando punti di intersezione in ingredienti, gesti comuni e persino nell’uso del lievito dello stesso tipo. E, quasi per un segno del destino, i loro nomi sono, in realtà, un unico nome.

Stefano Gatti: il maestro del pane

Nato a Viareggio l’8 Aprile 1962, Stefano Gatti ha ereditato l’arte della panificazione dalla sua famiglia, iniziando giovanissimo nel laboratorio del nonno. La sua è una carriera solida, costruita come artigiano e come formatore, costellata di prestigiosi riconoscimenti. Oggi, da nonno felice e in pensione, continua a dedicarsi con entusiasmo alla trasmissione della sua passione per il mestiere che lo ha reso celebre in Italia e all’Estero, operando esclusivamente come formatore, docente e consulente. Tra i suoi titoli più illustri spiccano quello di Maestro Artigiano della Regione Toscana, Ambassadeurs du Pain e Membro dell’Accademia dei Maestri del Lievito Madre del Panettone Italiano. La sua esperienza, riconosciuta a livello nazionale e internazionale, porta nel libro una profonda e autentica conoscenza dell’arte bianca.

Stefano Parenti: l’artista dello zucchero

Nato a Pisa il 13 Luglio 1962, Stefano Parenti ha seguito le orme paterne, gestendo un negozio di panetteria già ben avviato in una delle vie più centrali della sua città. Deciso a rinnovare la sua attività, si è dedicato da zero all’arte della pasticceria, trasformando con abnegazione e pazienza il suo percorso professionale. È diventato in pochi anni un “fuoriclasse” nella lavorazione artistica dello zucchero, conquistando importanti vittorie in competizioni e concorsi internazionali. Il suo ricco palmarès include il titolo di Campione d’Italia di Pasticceria 2014, l’Argento Mondiale Lussemburgo 2014 e l’Oro alle Olimpiadi di Erfurt 2016. Attualmente, ricopre ruoli di rilievo come Tech Advisor per Barry Callebaut e Application Chef per Rational, portando nel progetto del libro una visione innovativa e una maestria riconosciuta a livello globale.

Dal sogno alla realtà: la nascita del libro

L’idea di questo libro ha accompagnato i due Stefano per oltre vent’anni, spesso rimandata a causa degli impegni professionali e delle diverse direzioni che la vita prendeva. Circa un anno e mezzo fa, quell’idea ha finalmente generato un progetto concreto, partendo da pochi appunti su un foglio di carta e una bozza di impostazione, per poi prendere forma e diventare il libro di oggi.

Lungi dall’essere un punto di arrivo o un addio alle scene, per entrambi “L’Alchimia del Dolce e del Salato” è piuttosto una nuova esperienza lavorativa, un ulteriore riconoscimento da aggiungere al loro già ricco palmarès o una nuova avventura da inventarsi. È la dimostrazione di come una sincera amicizia possa produrre un’opera unica, una “ricetta eseguita per la prima volta e a quattro mani”, in cui la sintonia dei movimenti e la condivisione della passione sono gli ingredienti principali.

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