
Il 27 maggio 2025, tra Parma e Polesine Parmense, si è svolto un evento memorabile organizzato da Molino Grassi, intitolato “Il profumo del grano, il sapore delle stelle”, rivolto agli addetti ai lavori – in primis il Direttivo di AMPI (Accademia Maestri Pasticceri Italiani) – e alla stampa. Un’occasione che ha unito racconto di filiera, tecnologia, cultura professionale, visione imprenditoriale e alta cucina, culminando in una cena d’autore presso l’Antica Corte Pallavicina dello chef stellato Massimo Spigaroli.
La giornata si è aperta con una visita esclusiva allo stabilimento Molino Grassi, dove i partecipanti hanno potuto osservare da vicino l’intero processo di trasformazione del grano in farina. Un momento di confronto importante, che ha messo in luce il valore della filiera controllata e sostenibile, l’uso di grani antichi e selezionati e una lavorazione attenta, capace di generare farine e miscele pensate per rispondere alle esigenze della pasticceria e panificazione professionale, così come del canale GDO e Horeca.

Durante la cena, lo chef Spigaroli ha proposto un menù raffinato, denso di memoria e identità territoriale, in cui ogni portata valorizzava le farine e le semole firmate Molino Grassi, esaltandone il ruolo tecnico e narrativo all’interno del piatto, in un equilibrio perfetto tra tradizione e innovazione.
L’essenziale goloso: quando la materia prima diventa protagonista
A interpretare la materia prima d’eccellenza – la farina – è stato il Maestro Pasticcere Luigi Biasetto, campione del mondo e membro di Relais Desserts International. Ha firmato un dessert in due atti: predessert e dolce al piatto, coerenti e complementari.
Nel primo momento, un panettone estivo realizzato con farina de La Pasticceria Bio Molino Grassi, servito con un sorbetto al pompelmo rosa. Un lievitato alleggerito nella struttura e profumato grazie a 13 infusioni di frutta, erbe e spezie, con note esotiche di zenzero candito e uvetta macerata in passito di Pantelleria.
A seguire, un mikado di pasta sfoglia sottile e croccante, accompagnato da spuma di crema chantilly, fragoline di bosco fresche e sorbetto alla fragola. Un dessert che esalta le potenzialità tecniche delle farine, lavorate per ottenere consistenze leggere e precise. “Oggi più che mai – ha dichiarato Luigi Biasetto durante la serata – dobbiamo porre attenzione all’origine della materia prima: la qualità si costruisce fin dall’agricoltura, e ogni fase della filiera deve essere pensata per nutrire bene, facilitare la digestione e rispondere alle nuove sensibilità dei consumatori”.

L’evento ha ribadito un principio fondamentale della cucina e pasticceria d’eccellenza: dietro ogni grande piatto, c’è sempre una grande materia prima. Molino Grassi prosegue la sua missione valorizzando la biodiversità cerealicola e promuovendo un’agricoltura consapevole, capace di generare gusto, salute e identità.