Thomas Gallonetto, talento gelateria artigianale. Rigore sensoriale, giovani promesse 2025.

Thomas Gallonetto, special skill: rigore sensoriale

Gelateria Gallonetto dal 1985 _ Venezia (VE)
Thomas Gallonetto, talento gelateria artigianale. Rigore sensoriale, giovani promesse 2025.
Classe1998
Titolare o contitolare?si
Esperienza nel settore10 anni
Web/social aziendaIG: @gelatogallonetto
Segni particolariGrande maturità e consapevolezza nell’approccio al proprio mestiere, senza che questo vada a discapito di entusiasmo, curiosità e voglia di crescere
Progetti futuriL’obiettivo è espandere l’attività aprendo un altro punto vendita a Venezia nel giro di uno o al massimo un paio d’anni
MottoIl gelato è pura scienza. Non esistono tecniche miracolose, ma una profonda conoscenza degli ingredienti e del loro bilanciamento, e un buon palato

La storia della famiglia Gallonetto nel mondo del gelato inizia negli anni ’70, quando il nonno aprì la prima gelateria. Una tradizione portata avanti anche dai genitori che aveva però vissuto un momento di fermo, con l’interruzione dell’attività qualche anno fa, fino a quando Thomas e sua sorella Sara hanno deciso di riprendere in mano quel patrimonio di competenze e farne qualcosa di nuovo, fortemente orientato al presente. È “rinata” così la Gelateria Gallonetto, che nell’insegna recita “dal 1985″ proprio perché quello stesso locale, riaperto dai fratelli nel 2021, era stato in passato sede dell’attività di famiglia.

Forte di una formazione specifica in Cast Alimenti, una serie di importanti esperienze in gelaterie rinomate e anni da tecnico per un’azienda, Thomas ha potuto ottenere in poco tempo importanti riconoscimenti con la sua nuova attività, come l’inserimento nella Guida del Gambero Rosso con un cono e la Coppa d’Oro nella categoria Under 35 alla MIG di Longarone nel 2024. Al centro del suo lavoro la qualità della materia prima, con una ricerca costante delle eccellenze e un occhio di riguardo al territorio, quando possibile.

La sperimentazione per Thomas diventa un continuo affinamento per ottenere un risultato oggettivo: ogni gusto viene sottoposto all’intero team in diverse versioni, con assaggi alla cieca, “il bilanciamento che piace di più è poi quello che serviamo. Una volta che un gelato è tecnicamente bilanciato, entra in ballo il gusto e il gelato diventa espressione della sensibilità di chi lo crea. È lì che si manifesta la personalità dell’artigiano – spiega Thomas, che prosegue – Non è difficile preparare gusti insoliti: chiunque può prelevare una base e aggiungervi un ingrediente bizzarro. Ciò che rende un gelato davvero interessante è la ricerca ossessiva dell’equilibrio perfetto e del gusto giusto, un processo che include anche un’adeguata presentazione e vendita”.

Thomas Gallonetto smonta inoltre il mito dell’artigiano che fa “tutto da zero” come unico sinonimo di qualità. Sebbene nel suo lavoro non preveda l’uso di basi pronte, sottolinea infatti che la vera eccellenza risiede nel garantire il miglior prodotto finale: “non è nel fare tutto da sé per principio che si vede la qualità artigianale o la bravura del gelatiere. Un artigiano è bravo quando è bravo a ottenere il miglior prodotto possibile. Quindi va bene farsi da soli il pistacchio, ma solo se si è in grado di farlo davvero buono. Ma il cliente lo capisce da solo al momento dell’assaggio ed è questo alla fine a fare la differenza”.

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