Pierpaolo Portogallo, talento gelateria artigianale. Autorialità espressiva, giovani promesse 2025.

Pierpaolo Portogallo, special skill: autorialità espressiva

Barroccino, l’ora del gelato _ Firenze
Pierpaolo Portogallo, talento gelateria artigianale. Autorialità espressiva, giovani promesse 2025.
Classe1994
Titolare o contitolare?si
Esperienza nel settore8 anni
Web/social aziendaIG: @barroccinofirenze
@pierpaolo_portogallo
Segni particolariSincero, severo e allo stesso tempo sorprendente. Porta nel gelato le sue molteplici esperienze di vita e di lavoro raccolte in giro per il mondo
Progetti futuriReplicare fuori dall’Italia il successo ottenuto portando il suo gelato oltre confine. Le prime tappe saranno Inghilterra e Stati Uniti
MottoUna frase di mia madre che ho fatto stampare anche nei sotto cono della gelateria: “ti vedo, ti sento, sei sempre qui”, per portarla ogni giorno con me

Partito dal laboratorio di pasticceria a 14 anni, dopo solo quattro anni Pierpaolo Portogallo porta la sua giovane esperienza all’interno dei ristoranti di fine dining e stellati in Italia e all’estero. “Quando tornai in Italia – spiega Portogallo – era il 2015 nel pieno del trend della ristorazione che vedeva il gelato protagonista dei dessert al piatto. Purtroppo, però, in tutti i ristoranti dove lavoravo, e confrontandomi con colleghi di altri locali, mi resi conto che quel gelato presentava delle criticità”. Caparbio e proteso alla perfezione, Pierpaolo decise di seguire un corso di aggiornamento di alta formazione specializzato in gelateria in Cast Alimenti. Da lì si è aperto un mondo ed è scoppiata una passione tanto forte da portarlo a lavorare contemporaneamente in gelateria dalla mattina fino al tardo pomeriggio per poi scappare a fare il turno in ristorante. “Dopo il tirocinio da Simone De Feo sono tornato a Firenze e, mentre lavoravo al ristorante stellato Borgo San Jacopo con Peter Brunel una gelateria in piazza Duomo mi chiamò perché avevano urgentemente bisogno di un gelatiere. A quel punto lavoravo la mattina in gelateria e la sera al ristorante. Dopo un mese, ho scelto gelateria e da lì ho sposato il mondo dell’alta pasticceria del freddo”.

Il gelato che di Pierpaolo è caratterizzato da un mix che parla di lui, delle sue esperienze lavorative, della storia della sua vita, delle contaminazioni che ha raccolto lavorando all’estero e con persone provenienti da tutto il mondo. Inoltre, da circa quattro anni insegna alla scuola americana mentre è iniziata da poco la sua docenza al carcere minorile di Firenze instaurando così un continuo scambio di idee e spunti anche con gli studenti. “Il mio è un gelato autentico dal forte carattere facilmente riconoscibile”.

Nascono così gusti come “Le tazzine a Marrakech” frutto dei ricordi di un viaggio nella città marocchina e dei profumi del mercato come la cannella, il peperoncino, il caffè e la scorza d’arancia. “A Serena – conclude – è un gusto del cuore che parla del ricordo dei pomeriggi passati con mia madre che oggi non c’è più. Dentro ci sono gli oli essenziali della botte di caratello di Vin Santo insieme all’odore di sigaro e di caffè. Mia mamma fumava il sigaro e tutto era impregnato di questo odore e beveva milioni di caffè. Per estrarre il sapore della botte di vin santo ho fatto una distillazione tramite rotavapor”.

Altro gusto signature è la rivisitazione del gelato alla crema, identitario di Firenze, che Pierpaolo ha ridisegnato impiegando le scorze di limone della nonna della sua socia coltivati in Costiera Amalfitana.

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