| Classe | 1995 |
| Titolare o contitolare? | si |
| Esperienza nel settore | 3 anni |
| Web/social azienda | IG: @gelatiradicali |
| Segni particolari | Amore per il cibo e tutte le sue forme, amante delle sfide, mutevole e volta al cambiamento |
| Progetti futuri | Consolidare quanto fatto, continuando ad approfondire un prodotto che punta alla qualità |
| Motto | Penso che le persone recepiscano molto la tua identità e le tue scelte anche dai gusti di gelato che proponi e scegli con cura e questa sono io |
Da sempre amante del cibo in tutte le sue forme, il percorso di Maria Teresa è ricco e approfondito nel mondo del food: a partire dal corso di laurea in Scienze gastronomiche, passando per Alma Alta formazione in cucina, volando in Olanda per un master in Legislazione alimentare, per tornare poi a casa per un ultimo corso di gelateria avanzata in Cast Alimenti con stage curriculare. “Non ho nessun riferimento in famiglia nel mondo della cucina e della gelateria, ho iniziato da sola con il mio grande amore per il cibo e lo porto avanti ogni giorno come fosse una rivoluzione. Ho viaggiato per il mondo per provare le varie specialità di gelato, mi sono quindi appassionata prima da amatoriale con le varie Guide. Ho poi iniziato a fare il gelato a casa con i miei coinquilini, con una macchina del gelato formato casalingo. Quei gelati sono poi arrivati ad un locale di Ancona che mi ha proposto una collaborazione e da lì ho iniziato a cercare un locale”.
E così nel 2022 nasce Gelati radicali. “Ho scelto un nome che non fosse banale né incentrato sulla mia persona. ‘Radicale’ esprime il modo in cui faccio il gelato, radicato al territorio, legato al basso, da dove vengono le materie prime che utilizziamo”. E anche i gusti di gelato seguono la filosofia ‘radicale’, con prodotti del territorio a km zero e “quello che non ci si aspetta”. “Non ho i soliti gusti che si trovano quando si entra in una gelateria, per esempio il pistacchio l’ho tolto dalla lista da un anno e ora lo reintroduco sotto forma di granita. All’inizio avevo timore a toglierlo, ma poi la clientela ha apprezzato questo gesto, che potrebbe sembrare banale, lasciando la strada battuta e andando a provare altri gusti spesso inesplorati”.
Al banco si trovano dagli 8 ai 12 gusti in base alle stagionalità ed esigenze organizzative: “parto dai gusti alla frutta che seguono le stagioni e da lì ideo le creme che stanno bene in abbinamento. Ho dei gusti fissi come massa di cacao e stracciatella che sono molto apprezzati dalla clientela, mentre quelli più particolari sono robiola di pecora con limone bruciato e la crema radicale che prende il nome dal locale: crema all’uovo, miele del Conero e liquore all’anice, un omaggio al territorio in cui ci troviamo e alla sua storia”. Una limitazione dei gusti ragionata “trovo tanta soddisfazione in questa scelta, avere un turn over così veloce mi sprona ad andare sempre alla ricerca di nuovi abbinamenti di gusto”. Numerose sono anche le scelte vegetali e free from, senza alterare in alcun modo il gusto originale del gelato “come vuole la buona tradizione”.
Solo tre anni dopo l’apertura, nel 2025, arrivano i primi grandi riconoscimenti: il Premio Gelatiere Emergente 2025 e i Due Coni nella Guida Gambero Rosso. “Sono stata molto contenta perché non mi sono minimamente mossa a livello relazionale, quindi significa che il riconoscimento è arrivato da sé. E io mi ero appassionata proprio leggendo quella stessa guida dove ora si trova anche il mio nome”.
Maria Teresa si occupa a tutto tondo della sua piccola impresa, dalla comunicazione social, alla parte grafica, ideando lei stessa il logo iniziale. “Mi piace curare tutto quello che ha a che fare con il mio posto. Sto imparando tutto e sto crescendo insieme alla mia gelateria. Mi piace che sia anche un po’ rudimentale e imperfetta, così da arrivare al cuore delle persone”.