
Classe | 1982 |
Titolare o contitolare? | Si |
Esperienza nel settore | 4 anni |
Web/social azienda | IG: @tulipaneroma @sarabonamini |
Segni particolari | Determinata e appassionata, con la capacità di approfondire e seguire la storia degli ingredienti, dalla loro nascita alla trasformazione |
Progetti futuri | Unire al forno un centro rurale, con una finestra diretta sugli agricoltori, per una rinascita del grano laziale |
Motto | “Rivendico il diritto di avere il piacere di essere nel mio laboratorio la mattina a godermi il profumo del pane in pace con me stessa” |
Sara Bonamini, di Tulipane a Roma, è una fornaia, imprenditrice e narratrice che ha fatto della filiera corta, della valorizzazione del territorio e della comunicazione consapevole i pilastri della sua attività. “Il mio percorso è stato un concatenarsi di contesti”, racconta Sara. “Ho iniziato al Gambero Rosso, occupandomi di ristoranti, ricette e poi delle guide di settore, come quella delle pizzerie e del pane”.
L’incontro con Gabriele Bonci ha segnato una svolta nel suo modo di vedere la ristorazione. “Gabriele mi ha insegnato a non comunicare solo il piacere del cibo, ma a entrare in connessione con la terra e con chi la lavora”, spiega Sara. La sua formazione è avvenuta principalmente sul campo, attraverso incontri, scambi e confronti con professionisti del settore, come Iginio Massari, Gino Fabbri e lo stesso Bonci.
L’apertura di Tulipane, assieme alla socia Flaminia Fratini, è stata una scelta coraggiosa, nata dal desiderio di esprimersi in modo autonomo e di creare un’attività che rispecchiasse i suoi valori. “Volevo un luogo dove poter fare un pane che raccontasse la storia del territorio e delle persone che lo coltivano”, spiega.
La sua specializzazione è la panificazione con lievito madre e farine di grani antichi e locali. “Amo lavorare con le farine di produttori che conosco personalmente, che rispettano la terra e che utilizzano metodi di coltivazione sostenibili”, afferma. “Non mi accontento di un’etichetta bio, voglio conoscere la storia di ogni ingrediente, sapere come è stato coltivato, trasportato e trasformato“.
Sara è anche molto attenta alla sostenibilità ambientale e sociale. “Cerco di ridurre al minimo gli sprechi, di utilizzare materiali riciclabili e di assecondare il più possibile le esigenze dei nostri collaboratori, adeguando turni e orari. Per noi contano gli obiettivi e rendiamo i nostri dipendenti liberi di organizzare al meglio il tempo“.
Il suo sogno per il futuro è quello di unire a Tulipane un punto vendita/laboratorio rurale, dove i clienti possano incontrare gli agricoltori e conoscere da vicino il processo di produzione del pane. “Vorrei creare un luogo di incontro e di scambio, dove si possa riscoprire il valore del cibo e il legame con la terra”, racconta Sara. “Un luogo dove il grano laziale possa rinascere e tornare a essere protagonista“.
Madre e imprenditrice, affronta ogni giorno la difficoltà di conciliare lavoro e vita personale e auspica un sistema che supporti l’imprenditoria virtuosa: “Rivendico il diritto di godermi il mio lavoro in pace“, conclude.