Aurora Zancanaro, special skill: ispirazione per il settore

Le Polveri _ Milano
Aurora Zancanaro, special skill: ispirazione per il settore
Classe1988
Titolare o contitolare?Si
Esperienza nel settoreda oltre 10 anni
Web/social aziendaIG e FB: @lepolveri
Segni particolariRicerca continua, sia per quanto riguarda ingredienti, proposte e offerta al cliente, ma anche con un occhio sempre rivolto a sostenibilità ambientale e sociale
Progetti futuriUn ulteriore spazio a Milano, non dedicato alla produzione ma a corsi, eventi, shooting, team building, con un’ottica più BTB
Motto“Ogni persona ha un pane più adatto per sé, la nostra sfida è aiutare i clienti a capire qual è”

Fondatrice e titolare del micropanificio “Le Polveri” a Milano in tempi non sospetti, Aurora Zancanaro è diventata un vero e proprio riferimento per il settore e un esempio di successo di panificatrice al femminile. Tra le influenze più importanti per il suo percorso, ci sono stati Martino Faccin e poi Davide Longoni, con cui ha lavorato per qualche mese e che l’ha ispirata nel delineare la sua visione professionale, comprendendo cosa volesse – e cosa no – per il proprio progetto.

Dopo aver aperto “Le Polveri”, Zancanaro ha continuato i momenti di scambio e formazione con i colleghi, anche a livello internazionale: da Richard Hart, con cui ha condiviso una settimana di lavoro a Copenaghen – e con cui è sempre in contatto – a Wendy Williams, ora a San Francisco. Tra le esperienze più ispiratrici, Zancanaro non può fare a meno di citare il periodo passato con Eline Ex, nella sua bakery tutta al femminile ad Amsterdam: “un’esperienza illuminante per le dinamiche di lavoro instaurate e la grande attenzione di Ex alla mindfulness”, spiega Zancanaro. Tornando in Italia e a “Le Polveri”, tra i pani proposti al grande pubblico in questi anni spicca il “Pane di campagna”, un pane realizzato quotidianamente e preparato con farina semintegrale e integrale di grano tenero, farina integrale di segale e lievito madre. Un prodotto dal profilo aromatico complesso, ma dalla versatilità assoluta, proposto sia in versione pagnotta che in cassetta, una referenza in continua evoluzione, coerente con sé stesso ma mai costante. Un altro classico è il “Bun cacao e sale”, ormai diventato un’icona del panificio, grazie a un impasto ricco ma essenziale, preparato con latte, burro e cacao, senza uova.

La sfida con i clienti è far sì che capiscano la complessità del prodotto e quanto può essere collegato al benessere personale e fisico: “il tassello che manca è andare oltre le assunzioni semplicistiche, ma provare a capire qual è il pane davvero adatto a noi, non solo per caratteristiche, ma anche per gli effetti sul corpo (meno gonfiore, minor sensazione di pesantezza) e così via”, spiega Zancanaro.

Dopo l’apertura di un secondo punto vendita a Milano, nel futuro Zancanaro vede la creazione di una sala corsi e di uno spazio eventi: un luogo dedicato alla condivisione della conoscenza, dove poter organizzare incontri e attività a tema. “Trovare il posto giusto non è semplice a Milano, ma questo è l’obiettivo. Anche se il sogno più grande è quello di trasferirsi in campagna, per impastare e infornare il pane mentre il sole sorge all’orizzonte”, conclude Zancanaro.

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