
Classe | 1984 |
Titolare o contitolare? | Si |
Esperienza nel settore | 6 mesi (e tanti anni da amatoriale) |
Web/social azienda | IG: @la_stiaccia @serenaardenti |
Segni particolari | Preferisco stare dove nessuno mi vede con le mani in pasta, lì mi sento veramente me stessa, sono instancabile e punto sempre al risultato finale |
Progetti futuri | Inserire una linea senza glutine nella produzione quotidiana, per dare a tutti la possibilità di mangiare dei buoni prodotti da forno |
Motto | “Se segui la passione ti porta sempre sulla strada giusta, a me ha portato a La Stiaccia, il mio luogo sicuro” |
Nuova nel campo della panificazione ma già amata dai compaesani e non solo, Serena entra nel mondo del pane dopo una vita dedicata al lavoro in fabbrica, affiancato alla grande passione del forno da autodidatta. Una passione che diventa sempre più grande e che la vede sfornare panettoni e colombe dedicati e regalati ai cari, fino alla decisione di tramutare questo grande hobby in un vero e proprio lavoro. “Ho iniziato per passare il tempo durante il periodo del lockdown, perché non so stare con le mani in mano, sono una persona molto attiva. Essendo chiusa l’azienda dove lavoravo ho iniziato a fare pane e ho comprato una planetaria base, poi l’impastatrice, un forno e così ho iniziato a seguire corsi online con Maestri specializzati. Per divertimento ho poi iniziato a fare i panettoni e le colombe, che destinavo ai miei amici e alla mia famiglia. La cosa è poi sfuggita di mano” – commenta con il sorriso – “complice e forse primo colpevole è stato il mio compagno, che alimentava questa mia passione, supportandomi, fino a che abbiamo preso la decisione di mettere su un forno tutto mio. Durante i lavori di ristrutturazione ne ho approfittato per fare pratica in un forno a Firenze, così da apprendere tecniche e segreti di produzione, aiutata e affiancata anche da un tecnologo Esmach”.
Titolare del panificio La Stiaccia aperto il 7 agosto 2024, Serena si occupa a tutto tondo della produzione in laboratorio, suo luogo sicuro: “Preferisco stare dove nessuno mi vede con le mani in pasta, lì mi sento veramente me stessa”. Accanto a lei lavorano una pasticciera e le ragazze per la vendita al bancone.
“Qui si sfornano i prodotti classici e tipi della nostra zona”: pane, focacce, anche con lievito madre, pani fritti, cornetti, crostate e ciambelloni. Tutto molto tradizionale e con materie prime del territorio delle aziende agricole accanto a casa, per sostenere la produzione locale. “La gente ha ritrovato in noi i sapori antichi dei vecchi forni, con il pane sempre fresco e quello toscano con la biga a lunga durata. Io ascolto molto le persone, quelle che mi dicono punti di forza e debolezze e mi rivelano anche le ricette della tradizione, che custodisco con amore e riproduco”. Il prodotto di punta che non manca mai al banco è ovviamente la schiacciata classica con lievito madre, da mangiare da sola o con accompagnamenti, da cui deriva il nome del forno.
La Stiaccia è un panificio al femminile. “Tutti i fornitori mi dicono che è difficile trovare donne in panetteria e che ancora siamo poche. Io non penso sia un lavoro prettamente maschile, ma che chiunque possa dedicarsi con passione, sacrificio e tanta buona volontà. Se io ho cambiato vita a 40 anni, grazie anche al supporto della mia famiglia, sono sicura lo possano fare davvero tutti”.