
Classe | 1978 |
Titolare o contitolare? | Si |
Esperienza nel settore | 16 anni |
Web/social azienda | IG: @costedelsolebio |
Segni particolari | Vive in sintonia con il ritmo della natura che determina la sua vita e il suo lavoro, dal campo al forno. Fare il pane per lei è terapeutico |
Progetti futuri | Proseguire questo percorso di comprensione del grano e della terra per fare un buon pane che sia vero nutrimento, vero bene |
Motto | “Abbiamo il pieno controllo del lavoro, conosciamo ogni fase del processo produttivo e questa consapevolezza rende il nostro lavoro gratificante” |
Laureata in Economia e Commercio e con un passato nel mondo dell’arte contemporanea, nel 2009, assieme al fratello e alla madre, Lucia fonda l’azienda agricola biologica Coste del Sole. I campi sono coltivati con metodi naturali e tra le diverse produzioni, la principale è quella dei cereali, antiche varietà di grano tenero e duro, farro, rigenerate in campo in un processo di ricerca e crescita continua portato avanti in collaborazione con reti di agricoltori, operatori del settore ed enti di ricerca come Rete Semi Rurali, Crea, il Professor Salvatore Ceccarelli e Deafal. L’obiettivo è restituire prodotti finiti (farina e granella) sani e di qualità. È da qui che arriva per Lucia la passione per il pane, come elemento di chiusura di un cerchio che inizia dal seme e dalla terra. Tra i suoi riferimenti in questo senso Nicolas Supiot, agricoltore, mugnaio e fornaio bretone, considerato un pioniere dei grani antichi.
“La nostra realtà è primariamente un’azienda agricola. La panificazione è nata successivamente, come naturale evoluzione di un approccio dedicato al miglioramento del terreno e alla selezione di colture adatte alla rigenerazione del suolo, con un minimo apporto di risorse esterne”, sottolinea Lucia. Nel forno lavorano quattro persone, che impastano a mano circa 200 kg di pane a settimana, oltre a focacce e lievitati dolci tradizionali. Utilizziamo farine fresche, macinate a pietra dal mulino Spoletini di Arcevia – “con cui abbiamo un rapporto umano e professionale di grande valore” racconta Lucia –, lievito madre, e il pane è cotto nel forno alimentato con la legna dei boschi di proprietà.
“Il valore più grande del nostro lavoro per me risiede nell’osservazione dei tempi naturali, intesi come parte integrante della nostra esistenza. Un aspetto che trasmettiamo anche ai clienti spiegando loro l’origine dei nostri pani, la loro stagionalità, la disponibilità. In questo senso facciamo cultura e le persone rispondono con grande disponibilità e interesse” spiega Lucia. “Noi controlliamo l’intera filiera, dalla coltivazione alla produzione. Valorizziamo il lavoro manuale, evitando l’uso di macchinari come la cella frigorifera. Abbiamo il pieno controllo del lavoro, conosciamo ogni fase del processo produttivo e questa consapevolezza rende il nostro lavoro gratificante. Inoltre lavorare con le mani, nel silenzio assoluto – vista l’assenza di macchinari – è davvero terapeutico. La consapevolezza e la partecipazione diretta al processo produttivo sono davvero fondamentali” conclude Lucia.